ACTON Ruggero Emerich
di Carlo e di Zoè Guigues d’Albon, nacque a Napoli il 16 agosto 1834 e ivi morì il 10 luglio 1901.
Discendente da antica e nobile famiglia originaria d’Inghilterra, un ramo della quale si era trasferito nel Regno delle Due Sicilie, figlio e fratello di prodi marinai, fu allievo del Collegio di Lucca e quindi di quello di Marina di Napoli dal quale uscì guardiamarina nel 1851. Ebbe la promozione a tenente di vascello nel 1859. L’anno seguente, dopo le vittorie di Garibaldi in Sicilia e nel Napoletano, passò nella Marina italiana e partecipò con grande bravura all’assedio di Gaeta, meritando la nomina a cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Nella campagna del 1866 fu comandante in seconda della nave corazzata Re di Portogallo, agli ordini del Riboty, e nella battaglia di Lissa, dal 18 al 20 luglio, ove rimase anche ferito, dette prova di coraggio e di audacia non comuni, sia durante il bombardamento dei forti di Porto San Giorgio, sia nello scontro col vascello nemico Kaiser, tanto da meritare la promozione ad ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia.
Non era ancora spenta l’eco dei gloriosi, per quanto sfortunati, combattimenti di Custoza e di Lissa quando il 16 settembre Palermo insorse. Il debole presidio e gli scarsi mezzi di difesa, perché l’Esercito era ancora concentrato sul Po e sul Mincio contro l’Austria, furono sopraffatti da bande d’armati. Solo alcuni fra i principali edifici pubblici ed il porto rimasero in potere del Governo. La Squadra navale, comandata dal Riboty e che si era radunata a Taranto, ebbe l’ordine di portarsi immediatamente nelle acque di Palermo, dopo aver imbarcato contingenti di truppa tolti all’Esercito mobilitato ed alle guarnigioni, al comando del generale Angioletti. La mattina del 19 settembre l’Acton assunse il comando delle forze da sbarco della Squadra. Con ardita avanzata si portò alle barricate di Porta Maqueda, ove maggiore era la difesa degli insorti, e spintosi innanzi con coraggio e sangue freddo ammirevoli fu di esempio ai marinai che gareggiarono in bravura per troncare ogni resistenza.
L’opera intelligente e coraggiosa svolta dal comandante Acton fu premiata con la medaglia d’oro al valore conferi tagli con regio decreto 15 agosto 1867 per essersi distinto nella repressione dei moti sediziosi di Palermo nei giorni 19, 20 e 21 settembre 1866.
Promosso capitano di vascello nel 1875, comandò successivamente le corazzate Messina, Palestro, Principe Amedeo e Dandolo. Con le promozioni a contrammiraglio nel 1885 ed a vice ammiraglio nel 1891, fu comandante della 2^ divisione della Squadra permanente, della divisione navale del Levante, degli arsenali di Venezia e di Napoli, e della piazza navale de La Maddalena. Mor’ a Napoli nel 1901.
G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Grafischena], Roma 1950, p.236.