MOLLARD GIOVANNI Francesco
di Giovanni e di Maria Anna Michaud, nacque a Albens presso Annecy, in Savoia, il 18 agosto 1795 e morì a Torino il 21 novembre 1864.
Apparteneva a famiglia di modeste condizioni sociali. Si arruolò nel1815 cadetto nel reggimento Guardie di Sua Maestà e, dopo tre anni, fu promosso sottotenente di ordinanza nella brigata Savoia.
Capitano a 33 anni, ebbe le successive promozioni nello stesso reggimento del quale assunse il comando interinale nel 1847 e quello effettivo il 21 marzo 1848, con la promozione a colonnello. Condusse valorosamente il reggimento nella prima campagna d’indipendenza, distinguendosi nei combattimenti per il passaggio del Mincio a Monzambano, il 9 aprile, a Pastrengo, il 30 aprile, ed a S. Lucia, il 6 maggio.
Il 23 luglio nel combattimento di Sona assunse il comando interinale della brigata, sostituendone il titolare, generale d’Aviernoz, rimasto gravemente ferito e caduto prigioniero. Particolarmente si distinse nell’attacco al villaggio di Volta il giorno 25 dello stesso mese. Riconosciuta l’importanza strategica del villaggio venne ordinato alla 3^ divisione di riprendere il paese, che era stato abbandonato dai Piemontesi e che il nemico aveva occupato con forze ingenti. Vi si trovava infatti la brigata Liechtenstein, appartenente al II Corpo, con, a rincalzo, le brigate Kerpan, Schwarzenberg e Gyulai oltre la divisione di cavalleria e le batterie di riserva con una massa di circa 16 mila uomini. Le forze piemontesi della a divisione Broglia assommavano invece a 8 mila uomini circa. Il colonnello Mollard alla testa della brigata Savoia attaccò d’impeto le posizioni austriache risalendo la collina per la strada e le campagne circostanti e occupò, sotto il fuoco micidiale delle batterie e della fucileria nemica, la parte occidentale del villaggio, in un combattimento epico, di casa in casa, nella notte illuminata dagli incendi. Poi, al ritorno offensivo degli Austriaci, nella impossibilità di mantenere la posizione, la mattina del 27 ricevuto l’ordine di ripiegare, riuscì abilmente a disimpegnare la brigata ed a ricondurla, senza gravi perdite, al piano. Ottenne per tanta bravura la medaglia d’oro al valore con regio decreto 15 agosto 1848 per essersi distinto nei fatti d’armi combattuti dal II Corpo d’armata dal 22 al 25 luglio sulle alture di Rivoli, S. Giustina, Sona e Volta.
Promosso maggior generale nel febbraio 1849, assunse il comando effettivo della brigata e si meritò una menzione onorevole nei fatti d’armi alla Sforzesca il 21 marzo e a Novara il 23 successivo.
Terminata la campagna, raggiunse con la brigata la sede di Genova e ivi rimase fino aJ 1854, nel quale anno fu collocato nella riserva.
G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Grafischena], Roma 1950, p.46.