GHIGLIA Franco

nasce a Oneglia (Imperia) il 18 aprile 1926 (https://www.anpi.it/donne-e-uomini/213/franco-ghiglia). Partigiano combattente.

Giovanissimo apprendista idraulico, dopo l’8 settembre 1943, raggiunse fra i primi le formazioni garibaldine sulle montagne di Imperia dove fu adibito a incarichi di portaordini e di collegamento. Per la sua audacia di combattente fu nominato in seguito vicecomandante di un battaglione della 18^ zona Liguria. Ai primi di marzo del 1945, mentre ferito ad un piede riposava in un cascinale di Montegrazie; fu sorpreso da un reparto tedesco ed arrestato con altri quattro compagni. Trasferito prima alle carceri di Oneglia e quindi, a CasteIvecchio, dopo un mese di inenarrabili tormenti fu portato ,nelle vicinanze delle  Cave Rosse di Pontedassio ed impiccato ad un albero.

Diciottenne valoroso, audace partigiano si distingueva in numerosi combattimenti per coraggio ed ardire. Volontario in una pericolosa e difficile missione, scontratosi con rilevanti forze nemiche accettava la dura lotta nella quale veniva ferito e quindi catturato perché rimasto senza munizioni. Sottoposto alle più crudeli torture e sevizie non faceva alcuna rivelazione e, in segno di disprezzo, sputava in faccia al suo inquisitore. Condotto sul luogo dell’esecuzione subiva, senza battere ciglio, una simulata impiccagione a scopo intimidatorio; la sua fierezza non piegò e, dopo aver incitato un suo compagno di martirio a mai parlare, invitava gli aguzzini a portare a termine l’esecuzione. Prima che il capestro troncasse la sua giovane esistenza, elevava il grido di Viva l’Italia. – Valli d’Imperia, 1° ottobre 1943 –  Pontedassio, 5 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 653.