CHINCA Domenico

CHINCA DOMENICO117di Luigi e di Vittoria Cogrossi, nacque a Brescia il 16 aprile 1818 e ivi morì il 15 dicembre 1884.
E’ doveroso ricordare questo valoroso italiano, ufficiale della Marina austriaca, che, decorato delle più alte ricompense al valore dall’Austria e dalla Turchia per il suo eroico comportamento nelle operazioni navali in Siria, ne ebbe regolare riconoscimento dal Governo sardo quando passò in servizio nella Marina Italiana.
Giovanissimo entrò nella Marina austriaca, dopo aver fatto gli studi nel Collegio Navale di Venezia, e fu promosso cadetto nel 1838.
Prese parte alle operazioni contro il Montenegro, l’Albania e la Siria dal 1834 al 1840. Nella spedizione in Siria si distinse particolarmente, imbarcato sulla fregata Guerriera che faceva parte della Squadra navale comandata dal contrammiraglio Francesco Bandiera, padre dei valorosi fratelli Bandiera, e meritò le più alte decorazioni militari.
Con un reparto da sbarco occupò per primo il ponte di S. Giovanni d’Acri e si meritò, per il valore dimostrato, la gran medaglia d’oro al valore dal suo Governo con la motivazione: Superate le posizioni nemiche, vi portò la. I. R. Bandiera. – Saida, 3-4 novembre 1840. In tale circostanza ebbe anche la medaglia ottomana d’oro al merito.
Entrato nella società segreta Esperia cospirò con i patrioti per la libertà di Venezia. Dimessosi nel 1848 dalla Marina austriaca, passò al servizio della Repubblica di Venezia e prese parte notevole alla difesa della città nel 1849. Tornata Venezia sotto il giogo degli Asburgo, si ritirò nella città natale, in attesa della riscossa.
Nel giugno 1859 fu tra i primi eletti alla giunta provinciale di Brescia insorta e, per le sagge disposizioni date per la difesa della città, ebbe, poi, in dono dal municipio una spada d’onore.
Ammesso nella Marina sarda col grado di luogotenente di vascello, nell’ottobre dello stesso anno, il Governo sardo con decreto 27 marzo 1860 gli ripristinò il godimento dell’assegno come decorato della medaglia d’oro militare austriaca.
Nella campagna del 1860-61 ebbe una medaglia d’argento per l’assedio di Gaeta e due menzioni onorevoli per le operazioni di Messina e di Civitella del Tronto.
Alla battaglia di Lissa, quale capitano di fregata sull’Affondatore, si comportò con coraggio e con audacia e fu decorato perciò dell’Ordine Militare di Savoia.
Promosso capitano di vascello nel 1875, ebbe il comando dell’Affondatore e due anni dopo cessò dal servizio attivo passando nella riserva.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.282.