TREVISI Ernesto

nasce il 7 giugno 1919 a Novi Ligure (Alessandria) (https://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Trevisi). Sottotenente s.p.e. A.A.r.n.(servizio permanente effettivo Arma Aeronautica ruolo naviganti), pilota.

 Figlio di colonnello di fanteria più volte decorato al valore, seguì gli studi nel Collegio Militare di Roma ed entrò volontario nel 1937 nell’Accademia Aeronautica di Caserta, ammesso al corso Sparviero. Fu nominato pilota d’aeroplano nel settembre 1939 ed aspirante ufficiale nell’ottobre successivo. Conseguito il brevetto di pilota militare nel maggio 1940 nella Scuola di pilotaggio di Foggia, e promosso sottotenente quattro mesi dopo con anzianità 1° gennaio, fu destinato al 53° stormo caccia terrestre a Caselle Torinese da dove, il 24 ottobre, si trasferiva a Brindisi con la 363^ squadriglia del 160° gruppo autonomo C.T. (Caccia Terrestre).  Partito in volo per Tirana, raggiunse Koritza il 1° novembre e in soli dieci giorni di guerra sul fronte greco-albanese si prodigò per oltre 60 ore di volo in servizi di crociera e di mitragliamento. La salma fu rinvenuta il 24 maggio 1941 in località Cernocu Bracani nel Korciano.

Giovanissimo ufficiale pilota da caccia, in pochi giorni di guerra si distingueva per rare qualità di volatore e di soldato. Il 13 novembre, partito su allarme mentre una pattuglia di bombardieri nemici attaccava il proprio campo, riusciva a raggiungerne uno e ad abbatterlo in fiamme. Il giorno successivo, levatosi in volo con altro gregario per intercettare un’azione di caccia avversari che tentavano di attaccare le nostre truppe impegnate in aspra battaglia, li attaccava decisamente riuscendo a stroncarne le intenzioni. Ferito gravemente il gregario dalla reazione nemica, e rimasto solo, continuava a lottare con sovrumano valore fino all’estremo sacrificio. Magnifico esempio delle più elevate virtù militari. Cielo del fronte Korciano, 2-14 novembre 1940.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 453.