FRASSETTO Roberto

frassetto-roberto068nasce a Napoli il 25 novembre 1917 (Wikipedia). Sottotenente di vascello s.p.e.M.M. (servizio permanente effettivo Marina Militare).

Conseguita la maturità classica nel Liceo-Ginnasio Michelangelo di Firenze nel 1937, dopo un anno di frequenza universitaria, fu ammesso al corso per allievi ufficiali di vascello nell’Accademia Navale di Livorno e nominato guardiamarina in s.p.e. nel giugno 1940 prendendo imbarco sulla Duilio. Trasferito alla X flottiglia M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante) speciali nel febbraio 1941, nel marzo successivo ebbe la promozione a sottotenente di vascello. Partecipò al primo audace tentativo del forzamento della base di La Valletta (Malta) agli ordini del capito di fregata Moccagatta. Partito da Augusta al cadere della notte del 25 luglio 1941, pilota di uno degli otto barchini (M.T.) (Milizia Territoriale) destinati a operare lo sfondamento delle ostruzioni, alle ore 3,45 del giorno successivo si portò verso l’obbiettivo assegnatogli. Gravemente ferito per lo scoppio ravvicinato di altro barchino mentre nuotava, fu raccolto dal nemico più tardi, ancora svenuto. Restituito in Patria nel settembre 1944, e promosso tenente di vascello, dopo lunga degenza ospedaliera per esiti di trauma alla colonna vertebrale fu destinato ancora ai mezzi d’assalto e poi allo sminamento dei porti. Venne trasferito a domanda nella riserva nel febbraio 1947. Risiede a La Spezia. E’ morto a Venezia il 26 dicembre 2013.

Altre decorazioni: tenente di vascello per meriti di guerra (1944).

Operatore volontario nei mezzi d’assalto della Marina partecipava al tentativo di forzamento di una delle più potenti e meglio difese basi navali avversarie. Benché scoperto e fatto segno a violentissima reazione di fuoco prendeva l’iniziativa dell’attacco lanciando il proprio mezzo carico di esplosivo contro l’ultima ostruzione e riusciva ad aprire il varco verso le navi alla fonda. Rimasto in acqua tra l’infuriare delle esplosioni, non sollecito della propria salvezza ma solo tenacemente deciso a favorire il successo dei compagni d’arme, tentava di guidarli con segnalazioni luminose, finché l’esplosione di altro mezzo lanciato all’attacco lo feriva gravemente. All’atto della cattura, benché gravemente leso negli organi interni, rifiutava ogni aiuto. Mirabile esempio di coraggio, tenacia e senso del dovere. Acque di Malta, notte sul 26 luglio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 705.