GIULIANO Mario

nasce nel 1901 a Torino. Tenente Colonnello s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Diciassettenne appena, conseguita la maturità classica a Torino, partecipò alla prima guerra mondiale nel 3° reggimento alpini. Ultimata la guerra ed ammesso alla Scuola della guardia di finanza a Caserta, fu nominato sottotenente nell’agosto 1921. Nel 1925, conseguito il brevetto di osservatore d’aeroplano, fu inviato al 15° gruppo squadriglia da ricognizione a Verona e da allora ebbe inizio la sua carriera di aviatore. Trasferito in Aeronautica dal 1928 e promosso tenente pilota, fu volontario in Tripolitania dal novembre 1930 al settembre 1934. Rientrato in Italia col grado di capitano, dopo un breve servizio prestato, prima al 5° stormo d’assalto e poi al Ministero-S.M. (Stato Maggiore), nuovamente volontario, parti nel luglio 1935 per l’A.O. (Africa Orientale dove si distinse al comando della 9^ squadriglia A.O. Rimpatriato nel 1937 e ritornato allo S.M. venne promosso maggiore nel 1938. Prestò poi successivamente servizio presso gli stormi 21° e 22° O.A. Alla dichiarazione di guerra aveva il comando di un gruppo di osservazione impiegato sul fronte occidentale. Dopo l’armistizio con la Francia, fu trasferito a domanda nel 30° stormo da bombardamento dislocato in Sicilia e promosso tenente colonnello, dopo un turno di avvicendamento a Forlì, ottenne, nel giugno 1942, di essere trasferito col suo gruppo da bombardamento nell’aviazione dell’Egeo. La notte del 25 settembre non fece ritorno da una azione di bombardamento sulla base di Alessandria (Egitto).

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (A.O., 1936); M.B. (A.O., 1936 -37); M.A. (Medaglia Argento) (Cielo del Mediterraneo, novembre 1940 – maggio 1941).

Dopo una vita intieramente votata al culto della Patria, in una inesauribile ricerca e generosissima offerta di quanto potesse consacrare al dovere e al sacrificio, comandante di gruppo da bombardamento, si affermava, attraverso molteplici prove di dedizione ed eroico ardimento, comandante e combattente del più alto valore. In due cicli operativi, nei settori centrale e orientale del Mediterraneo si prodigava senza tregua per la preparazione e la condotta delle sue squadriglie, perfetti organismi di guerra, che sotto la sua guida, al suo esempio luminosissimo, seguivano, di affermazione in affermazione, la via del sacrificio, di onore e di successo da lui inflessibilmente percorsa. Sempre volontario per le imprese ove maggiore fosse il rischio, raggiungeva dalle più alte solitudini o a volo rasente, con velivolo vulnerabilissimo in bassa quota, gli obiettivi più muniti; violava in pieno giorno ed in volo isolato i cieli nemici più difesi, per arditissime ricognizioni fotografiche, si lanciava su ampie distese marine ave più lontano era il palpito amico e più vicina la minaccia nemica, per ricognizioni alturiere protratte ai limiti dell’autonomia, quasi sospinto ovunque da una forza d’audacia e di volontà senza limiti che sembrava assicurare il suo certo destino. In azione notturna, al di là di una lunga navigazione, alla testa delle sue squadriglie, portava l’infallibile offesa su importante base nemica. Scomparso nel cielo del più puro eroismo, facevano di lui ritorno la magnanimità dello spirito, la luce del suo valore, la grandezza dell’esempio, ad imperitura testimonianza di un’esistenza consacrata e serenamente offerta per le maggiori fortune della Patria. Cielo del Mediterraneo Centrale e Orientale, luglio 1940settembre 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 89.