GIULIANO Salvatore

n. 1885 Roccella Valdemone (Messina). Caposquadra 3^ Legione lavoratori dell’Asmara.

Arruolatosi volontario nel 91° fanteria nel 1905, veniva congedato col grado di caporal maggiore tre anni dopo. Nel 1915, il 10 ottobre, veniva richiamato per mobilitazione e, col 154° reggimento fanteria, partecipava alla prima guerra mondiale raggiungendo il grado di sergente. Congedato al termine del conflitto, si dedicava all’agricoltura conducendo direttamente terreni di sua proprietà. Nell’aprile 1936, arruolato nella M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) come caposquadra, veniva assegnato al CCLXVII btg. CC.NN. (Camicie Nere) della legione Etna passando poco dopo al CCII col quale partiva per l’Eritrea il 23 ottobre sbarcando a Massaua il 31 dello stesso mese. Smobilitato nel giugno 1937, veniva assunto quale caposquadra lavoratori dalla impresa Narbone ed assegnato al cantiere di Zerimà.

 Notato che un gruppo di ribelli si apprestava ad assalire improvvisamente un nucleo di operai intenti a lavorare sulla strada, dopo aver dato l’allarme, imbracciava il fucile e affrontava animosamente il nemico. Rimasto ferito dalle prime scariche avversarie, persisteva nella lotta fulminando taluni ribelli. Cadeva poi da prode, colpito da nuove scariche che ne martoriavano il corpo, con la serenità dei forti. Esempio di sereno coraggio, dedizione al dovere spinto fino al sacrificio e grande sprezzo del pericolo. Zerimà, 26 febbraio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 281.