VARANINI Luigi

VARANINI LUIGI055di Oreste e di Antonietta Minghetti, nacque a Milano il 28 aprile 1892 e mori nell’ospedale di guerra n. 27 della C.R.I. il 2 luglio 1914 per ferite riportate nel combattimento di Saf – Saf il giorno precedente.
Educato ai più alti e nobili sentimenti per la Patria e per la famiglia – suo padre ufficiale di carriera aveva combattuto per l’indipendenza ed era stato decorato al valore – si sentì soldato per naturale impulso. Compiuti gli studi ed ottenuta la licenza fisico – matematica presso l’Istituto Tecnico F. Carrara di Lucca, entrò per concorso alla Scuola Militare di Modena l’8 novembre 1911 con retta gratuita per benemerenze di studio e di famiglia. Promosso sottotenente di fanteria il 23 marzo 1913 e destinato all’88° reggimento, chiese di essere inviato in Tripolitania.
Il suo desiderio fu esaudito. Destinato all’87° fanteria salpò da Napoli il 9 giugno 1913 e raggiunse il reggimento che era dislocato nella zona di Cirene. Fu assegnato alla 2^ compagnia ed in pochi mesi di permanenza fra le truppe fu esempio di ogni ardimento e di sereno sprezzo del pericolo. Il 1° luglio 1913 due compagnie del reggimento, la 2^ e la 12^, ebbero l’ordine di portarsi a Saf – Saf lungo la carovaniera Cirene – Slonta per la protezione di una compagnia del genio che eseguiva lavori di riattamento stradale.
Nelle prime ore del pomeriggio, si sviluppò improvvisamente un attacco massiccio sulla posizione tenuta dalla 2^ compagnia, che resisté dapprima validamente, poi, minacciata di avvolgimento da forze rilevatesi numericamente superiori e soggetta al tiro di artiglieria, fu costretta a ripiegare raggiungendo ordinatamente le linee tenute dagli altri reparti.
Ad un nuovo attacco, sferrato da parte di un grosso nucleo di armati,  parte a piedi e parte a cavallo, le due compagnie dell’87° tennero validamente testa alla furia nemica e, fatti ripiegare i lavoratori del genio, rientrarono nelle linee trincerate nonostante avessero subito numerose perdite.
Nel combattimento caddero gravemente feriti il comandante la 2^ compagnia e lo stesso sottotenente Varanini, che aveva condotto animosamente all’assalto il suo plotone e che ne aveva esaltato con l’esempio lo spirito aggressivo, riuscendo, incurante di sé, a portare anche in salvo un fante ferito, nonostante fosse stato colpito nuovamente da proiettile di fucile all’addome.
Alla memoria del valoroso ufficiale con r. d. 9 aprile 1914 è stata concessa la medaglia d’oro al v. m., con la seguente motivazione: Ferito ad una spalla durante la ritirata, dimentico di sé, si adoperò incessantemente per riorganizzare la resistenza. Nuovamente ferito all’addome non desistette dagli sforzi per riordinare i dispersi ed incontrato un soldato pure ferito, lo trasportò per un tratto finché cadde esausto di forze. Morì poi per la ferita all’ospedale di Cirene. – Saf – Saf, 1° luglio 1913.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 152.