TAVONI Gaetano
nasce il 6 febbraio 1889 a Vignola (Modena) (https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Tavilla). Colonnello s.p.e. (servizio permanente effettivo), comandante 9° reggimento alpini.
Volontario nel 6° reggimento bersaglieri nel 1906, dopo avere raggiunto il grado di sergente maggiore fu ammesso alla Scuola di Modena dalla quale uscì sottotenente nel 1911. Destinato al 10° reggimento bersaglieri, partecipò dal maggio 1915 alla prima guerra mondiale riportando una ferita a Monte Pal Piccolo nel 1916. Dimesso dall’ospedale, rinunciò al servizio sedentario per raggiungere il reggimento destinato in Albania, reggimemto che lasciò nell’ottobre 1917 con la promozione a maggiore per assumere il comando di un battaglione del 204° fanteria della Brigata Tanaro. Rimpatriato e destinato al 9° reggimento alpini, fu promosso tenente colonnello nel 1927 ed assegnato al comando della III Brigata alpini vi rimase fino al 1932 quando rientrò al 9° reggimento. Con la promozione a colonnello nel 1939 ne assumeva il comando e il 13 aprile 1939 partiva per l’Albania. Ferito gravemente l’8 gennaio 1941, decedeva il 16 marzo successivo nell’ospedale militare del Celio in Roma.
Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Monte Pal Piccolo, 27 marzo 1916).
Comandante di un reggimento alpini già fortemente provato in lungo e gravoso periodo di gloriose lotte in aspro terreno e contro nemico agguerrito, lo guidava a brillanti successi, anche in favore di altre unità che, accerchiate da preponderanti forze nemiche, potevano così disimpegnarsi. Impavido, instancabile, costantemente sereno difronte alle maggiori offese nemiche nel corso di duri ininterrotti combattimenti, infondeva ai suoi reparti, con l’esempio personale, con l’ardente sua fede e con le sue preclari virtù di comandante, sempre maggiore spirito di lotta e di resistenza. Gravemente colpito, noncurante delle ferite riportate che, in seguito, ne causavano la morte continuava, con l’eroico suo comportamento ed ascendente personale sotto il violento fuoco avversario, a potenziare l’azione dei suoi reparti intesa a rompere gli ostinati attacchi del nemico che era costretto a ripiegare in disordine. Eroica figura di capo, superbo esempio di fede e di sacrificio.- Pindo (Grecia), Monte Chiarista, 28 ottobre – 31 dicembre 1940-Mali Topojanit, 8 gennaio 1941.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 534.