GIARDINA Aldo
nasce nel 1912 a Alessandria (Egitto). Sottotenente fanteria, IV battaglione eritreo Toselli.
Compì gli studi nelle scuole italiane di Alessandria diplomandosi in ragioneria. Nel 1932 fu ammesso a frequentare il corso allievi ufficiali di complemento nella Scuola di Fano e nominato sottotenente di fanteria prestò servizio all’81° reggimento dal dicembre 1936 al gennaio 1937. Richiamato in temporaneo servizio a domanda partì per l’A.O. (Africa Orientale) nel gennaio 1938 destinato alle truppe del Governo dei Galla Sidama. Assegnato al LXXII battaglione Mussulmani partecipò alle operazioni di grande polizia coloniale. Alla dichiarazione di guerra, l’11 giugno 1940, assunse il comando di bande irregolari da lui formate nel gruppo bande della II Brigata coloniale, per combattere la guerriglia nello Scioa; quindi nel dicembre 1940 fu trasferito a domanda al IV battaglione eritreo Toselli ed assunse il comando del II plotone della 2^ compagnia. Ferito nel combattimento del 12 febbraio 1941 e ricoverato in ospedale ad Asmara fu prigioniero degli inglesi con la occupazione della città e venne restituito in Patria nell’agosto 1943 per scambio di feriti e ricoverato in ospedale a Bologna. Trasferito in s.p.e. (servizio permanente effettivo) con anzianità agosto 1940 e promosso tenente dall’agosto 1942, riprese servizio nel 1° reggimento granatieri ove ebbe la successiva promozione a capitano nel maggio 1945. Collocato nella riserva nel 1955, svolge attività commerciale amministrativa. Risiede a Napoli, ove dirige l’Amministrazione d’un noto complesso industriale di Pozzuoli.
Altre decorazioni: Cr. g. al V. M. (Croce di guerra al Valor Militare) (Caia Zezet, 1939).
Valoroso fra i valorosi di un glorioso battaglione coloniale, condusse eroicamente il suo reparto nelle più sanguinose mischie sulle ambe di Cheren. Nel corso di un accanito combattimento che, con alterna vicenda, durava ormai da circa sei ore, pur avendo mozzate le dita di un piede da una raffica di mitragliatrice, si lanciava alla testa dei suoi indomiti ascari al contrattacco rigettando indietro il nemico sempre più numeroso e poderosamente armato. Nuovamente e più gravemente ferito, noncurante del sangue abbondantemente perduto dall’arteria femorale colpita e tenuta stretta da una cinghia di cuoio, continuò intrepidamente a combattere fino a quando non cadde a terra privo ormai di forze e quasi morente. Per i suoi valorosi e fedeli ascari, l’eroico soldato, oggi fortemente menomato nel fisico, è e resterà nel tempo il Leone del IV Toselli. -Africa Orientale, 6 – 12 febbraio 1941.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 568.