CORSI Luigi

nasce a  La Spezia il 4 aprile 1898 (Wikipedia). Capitano di vascello M.M. (Marina Militare).

Appartenente a nobile ed antica famiglia di patrioti savonesi e figlio di un ufficiale di marina, entrava nell’Accademia Navale di Livorno nel 1912. Uscito guardia marina nel 1916, partecipava alla prima guerra mondiale conseguendo la promozione a sottotenente di vascello nel 1917 ,e quella a tenente di vascello nel 1918. Nel 1923, al comando del Confienza, prese parte allo sbarco di Corfù e nel 1932 fu in Cina durante la guerra cino-giapponese al comando del C.T. (Cacciatorpediniere) Espero col grado di capitano di corvetta. Promosso capitano di fregata nel 1933, fu capo di Stato Maggiore della 1^ Squadra durante la campagna in A.O. (Africa Orientale) passando poi all’Accademia Navale come comandante in 2^ e direttore degli studi. Promosso capitano di vascello nel gennaio 1939, il 1° marzo 1940 assumeva il comando dell’incrociatore Zara col quale si distingueva poi nella battaglia di Punta Stilo.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Crece di guerra al Valore Militare) (Mar Jonio, luglio 1940).

Comandante di incrociatore, durante molti mesi di guerra, con spirito di completa dedizione, aveva trasfuso nell’equipaggio le sue belle doti di volontà e di energia. Colpita ed incendiata, nella notte, la nave da una squadra nemica comprendente più unità da battaglia, privata ormai di ogni mezzo di offesa e di difesa, ancora si prodigava in un supremo tentativo di salvarla ed ai suoi marinai portava, con la parola e con l’esempio, quella forza e quella serenità, che erano nella sua anima. Sbandata fortemente la nave prima di ordinarne l’abbandono, prima di far mettere in mare le zattere, riuniva a poppa la sua gente per lanciare nella notte buia, l’estremo grido di fede: Viva l’Italia, Viva il Re, Viva il Duce. E all’Ammiraglio che lo invitava a salvarsi, rispondeva pacato, sereno, tranquillo: Non mi salvo; la mia zattera è per i marinai. Dalla plancia, mentre intorno a lui divampava furioso l’incendio, dava ancora l’ultimo comando: Affondate la nave. E con essa, che già in altri combattimenti al suo comando aveva vittoriosamente spiegato al vento la bandiera di battaglia, egli si inabissava nel mare. Mediterraneo Orientale, 28 marzo 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 619.