MENEGHETTI Secondo

nasce il 25 marzo 1893 a Ravenna (https://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_Meneghetti). Console M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale), 80^ Legione CC. NN. (Camicie Nere) d’assalto.

Volontario nella prima guerra mondiale nel 68° reggimento fanteria fu promosso sottotenente di complemento nel 1917 dopo aver partecipato alle operazioni sul Mrzli e nella Conca di Plezzo. Prese parte col 30° reparto d’assalto alla battaglia di Vittorio Veneto, quindi fu assegnato al Quartier Generale del Governatorato della Venezia Giulia in Trieste dove conseguì la promozione a tenente nel maggio 1920. Trasferito in s.p.e. nel luglio 1924, prestava servizio successivamente nel 9° e nel 3° reggimento alpini fino al maggio 1925 allorché, a domanda, veniva dispensato dal servizio per dedicarsi ad attività politica. Mobilitato nel 1935 col grado di seniore nella M.V.S.N. partiva come aiutante maggiore della 104^ legione CC.NN. della Divisione 3 Gennaio per l’A.O. (Africa Orientale) dove era promosso console e comandante la 101^ legione Libici. Rimpatriato nel marzo 1937 e, svolta per qualche tempo attività nel servizio informazioni per conto del S.l.M. (Servizi Informazioni Militari), assumeva nella seconda guerra mondiale il comando dell’80^ legione d’assalto con la quale partiva per l’Albania nel marzo 1941. Ferito gravemente ad Ohrida l’11 aprile 1941, decedeva tre giorni dopo nell’ospedale da campo n. 119.

Altre deçorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (A.O., febbr. 1936).

Comandante di una legione CC.NN. di riserva divisionale, determinatasi una sacca nella prima linea, in seguito a preponderante attacco nemico, prontamente si lanciava alla testa dei suoi uomini e animosamente contrattaccando, dopo accanita lotta, volgeva in fuga l’avversario. Mentre esposto alle offese nemiche, impavidamente ed abilmente guidava le sue camicie nere all’inseguimento, cadeva mortalmente ferito. Durante il trasporto al posto di medicazione, dava prova di magnifico stoicismo, rivolgendo ogni suo pensiero all’azione in corso ed alla sua legione. Nell’imminenza della fine, si dichiarava lieto del suo sacrificio ed inneggiava alla Patria. Figura eroica di comandante intelligente ed ardimentoso, esempio delle più alte virtù militari. Karakol-Struga Ohrida (Fronte greco), 7 – 11 aprile 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 647.