PADOVANI Pietro

nasce il 26 giugno 1906 Crespellano (Bologna) (https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Padovani). Maggiore s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Arruolatosi in Aeronautica nel 1926 come allievo sergente pilota, due anni dopo ottenne la promozione a sergente e il brevetto di pilota militare. Nel 1931, conseguito il diploma di ragioniere, entrò all’Accademia Aeronautica di Caserta e nel 1933 ne uscì sottotenente in s.p.e. destinato al 15° stormo da bombardamento. Tenente nel marzo 1935, l’anno dopo fu mobilitato per le operazioni in Africa e partì per la Libia, , dove nel 1938 fu promosso capitano. Rientrato in Italia verso la fine dell’anno, nel febbraio 1939 fu destinato a domanda in Spagna. Rimpatriato in luglio dello stesso anno, fu assegnato al 41° stormo da bombardamento col quale nel giugno 1940 entrò in guerra e combatté sul fronte occidentale e nel Mediterraneo Centrale. Passò poi in A.S. (Africa Settentrionale) dal dicembre successivo, quindi dopo un periodo di sosta trascorso all’aeroporto di Reggio Emilia, venne trasferito al gruppo C del 7° stormo B.T. (Bombardamento Terrestre) e, nell’aprile 1942, ritornò in A.S. Promosso maggiore in settembre, assumeva il comando del 107° gruppo B.T. del 47° stormo.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Cielo del Mediterraneo, giugno-settembre 1940); M.A. sul campo (Cielo di Sollum, dicembre 1940); M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo della Cirenaica, ottobre 1940 – genn. 1941); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Cielo di Spagna, febbraio – marzo 1939).

Comandante di gruppo da bombardamento, prendeva parte volontariamente, sebbene menomato nel fisico, a nuovo intenso ciclo operativo, dopo essersi distinto valorosamente in altri fronti. Cadeva da prode nel corso di una missione di guerra, reiteratamente compiuta su una munitissima base nemica, alla testa dei suoi equipaggi quale ambito e geloso privilegio della sua carica di comandante e di combattente di eccezione. Nella piena coscienza del proprio olocausto e nell’intento nobilissimo di mantenere viva ed ardente nel cuore dei dipendenti aviatori la in estinguibile fiamma dell’amor di Patria, commetteva alle generazioni d’Italia un retaggio di gloria e di onore che giammai potrà essere offuscato. Cielo del Mediterraneo Centrale, gennaio-febbraio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 226.