CASTAGNACCI Curzio

castagnacci-curzio123nasce a Roma il 28 luglio 1911 (https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/storia/la-nostra-storia/medaglie/Pagine/CastagnacciCurzio.aspx). Capitano di corvetta M.M. (Marina Militare).

Uscito guardiamarina dall’Accademia Navale nel luglio 1932, fu prima imbarcato su siluranti fino al 1934 e poi come aiutante di bandiera, sullo Zara, sulla Cavour, dove fu promosso tenente di vascello nel 1937, sul Fiume e su altri incrociatori. Comandato alla Scuola di osservazione aerea a Taranto nel 1939, fu poi assegnato, a brevetto conseguito, alla 143^ squadriglia idrovolanti come osservatore e dal giugno 1940 alla 171^ squadriglia a Taranto con la quale entrò in guerra, distinguendosi in numerose missioni e meritandosi anche due citazioni sui bollettini di guerra e il distintivo d’onore di 3° grado di ricognizione marittima. Dopo aver frequentato il corso di addestramento M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante) a Pola, e promosso capitano di corvetta, comandò dal marzo 1942 la 19^ squadriglia M.A.S. nel Mar Nero e dal marzo 1943 la 5^ squadriglia vedette e motosiluranti in Sicilia.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia di Bronzo) (Cielo dello Jonio, luglio 1940); M.A. (Medaglia d’Argento) (Cielo del Mediterraneo Orientale, marzo 1941); M.A. sul campo (Mar Nero, 1942); M.A. (novembre 1942); M.A. (Mar Nero, 1943); M.B. (1943); Cr. g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Cielo del Mediterraneo Orientale, giugno-ottobre 1940).

Ufficiale superiore di elevatissime qualità militari e di animo, dava ripetute prove di valore in qualità di osservatore su idroricognitori ed aerosiluranti e, ancora sofferente per ferite riportate, quale comandante di squadriglia M.A.S. in mare lontano, dove affondava col siluro un cacciatorpediniere ed un sommergibile. Assunto il comando di una squadriglia di nuove motosiluranti in acque territoriali avanzate, ove erano in corso operazioni anfibie nemiche e soverchiante era il potere offensivo aeronavale degli attaccanti, nella notte sul 21 luglio 1943, intercettati due cacciatorpediniere in crociera offensiva si portava due volte all’attacco e vista la sezionaria seriamente impegnata affrontava l’avversario a distanza ravvicinata attirando su di sé, con impareggiabile valore ed esemplare azione di comando, la reazione nemica riuscendo con le leggere armi di bordo a provocare incendi a bordo di un cacciatorpediniere. Gravemente ferito, manteneva ancora il comando della propria unità, devastata dal violento fuoco del nemico, riuscendo a sottrarla da certa cattura. Alla base nazionale rientrava la motosilurante con le salme del suo comandante e dei marinai caduti al suo fianco in una unica offerta di onore alla Patria e di gloria per le nuove generazioni marinare. Cielo ed Acque del Mediterraneo e del Mar Nero, 10 giugno 1940 – 21 luglio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 261.