BUSSI Armando

nasce a Modena il 17 dicembre 1896 (Wikipedia). Partigiano combattente.

Chiamato alle armi il 21 settembre 1916 fu destinato prima al deposito del 73° reggimento fanteria, poi, dal 13 gennaio 1917, al 258° reggimento fanteria mobilitato in zona operante. Ammesso al corso allievi ufficiali di complemento fu nominato aspirante ufficiale e poi sottotenente ed assegnato al 232° reggimento fanteria dal 1° luglio 1917. Ferito in combattimento e fatto prigioniero il 29 ottobre 1917, riuscì ad evadere dal campo di prigionia il 10 novembre 1918 e durante l’odissea della fuga partecipò alla rivoluzione in Boemia, per la libertà di quel popolo. Collocato in congedo perché mutilato dell’occhio sinistro veniva assunto come impiegato delle Ferrovie. Dopo l’8 settembre 1943 militò nel partito d’azione, organizzando e rifornendo di armi, munizioni e mezzi, bande di partigiani. Arrestato la notte del 2.3.1944, tenne sempre fiero e dignitoso contegno.

Antifascista di pura fede, per tutto il ventennio della dittatura, manteneva intatta la sua speranza nel miglior avvenire d’ Italia. L’ 8 settembre 1943 iniziava la difficile opera di organizzatore delle formazioni partigiane del Partito d’Azione nel Lazio. Pur ricoprendo incarichi di comando, partecipava personalmente a tre delle più importanti azioni di sabotaggio effettuate a Roma. Arrestato dalla squadra Kok veniva a lungo torturato, ma il suo forte spirito riusciva a vincere il dolore della carne martoriata. Salvava la vita ai propri compagni indicando se stesso come unico responsabile. Veniva fucilato alle Fosse Ardeatine, immolandosi gloriosamente per il trionfo della giustizia e della libertà. Roma, 24 marzo 1944.

Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 387.