DE GRENET Filippo

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nasce a Napoli il 10 ottobre 1904 (Wikipedia). Tenente Complemento artiglieria.

Laureatosi all’Università di Napoli in giurisprudenza ed adempiuti gli obblighi di leva come sottotenente di complemento nel 22° reggimento artiglieria da campo entrava nella carriera per concorso nel 1932. Nel dicembre 1935, col grado di tenente, richiamato a domanda, partiva volontario per la Somalia. Assegnato al III gruppo bande, partecipò alla campagna etiopica, distinguendosi in numerosi fatti d’arme. Richiamato ancora a domanda nel giugno 1940 e sempre volontario partì nel novembre 1940 per l’Africa settentrionale assegnato a ad una compagnia sahariana del Raggruppamento Maletti. Il 9 dicembre 1940, nel primo giorno dell’offensiva inglese a Sidi el Barrani, cadde ferito gravemente. Raccolto dal nemico e dopo lunga degenza in ospedale, venne restituito come invalido di guerra. Dopo l8 settembre 1943 si diede con slancio all’azione, entrando a far parte della banda Bianchi collegata al Centro Democrazia Italiana della resistenza. Arrestato il 25 gennaio 1944 insieme al colonnello Montezemolo, del quale era diretto collaboratore, veniva due mesi dopo, ucciso alle Fosse Ardeatine dai tedeschi, per rappresaglia il 24 marzo 1944.

Altre decorazioni: Medaglia d’argento sul campo (Africa Orientale, aprile-maggio 1936).

Ufficiale di spiccate virtù militari, volontario di due guerre, valorosissimo combattente. Vista accerchiata la posizione tenuta dal suo reparto da soverchianti forze nemiche corazzate, deliberatamente si ergeva davanti al nemico preferendo la morte alla prigionia. Ferito una prima volta rifiutava i soccorsi, nuovamente ferito, molto gravemente, pregava il suo comandante di non soccorrerlo e di lasciarlo morire serenamente. Fatto prigioniero veniva restituito perché mutilato e invalido. Abbracciava con entusiasmo la causa dei patrioti d’Italia dedicando tutte le sue forze alla lotta contro i nemici della Patria. Arrestato, sottoposto ad inumane torture nei due mesi di carcere, dimostrava fierezza del suo carattere e la fede incrollabile nella rinascita della Patria. Barbaramente trucidato da mano tedesca, alla luce del martirio, raggiungeva la schiera degli eroi d’Italia. – Africa settentrionale, 9 dicembre 1940 – Roma, Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 395.