DI PILLO Edmondo

nasce a Popoli (Pescara) il 20 maggio 1904 (Wikipedia). Tenente complemento fanteria, partigiano combattente.

Ragioniere, direttore in Roma della società La Commerciale Bombrini Parodi Delfino, assolse gli obblighi di leva come sottotenente di complemento nel 79° reggimento fanteria della Brigata Roma. Congedato nel 1926, dopo un breve richiamo per istruzione presso il !° reggimento granatieri, fu promosso tenente nel 1935. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, dedicò la sua attività alla lotta clandestina di resistenza. Arrestato alla viglia dell’entrata in Roma delle truppe alleate, veniva trucidato alla Storta, alle porte di Roma, dai militari tedeschi durante il ripiegamento, assieme al generale Dodi e al sindacalista Buozzi.

Ufficiale di complemento non in servizio prendeva subito dopo l’armistizio contatto con gli agenti del servizio informazioni della 5° armata americana e prestava volontaria continua opera di collaborazione, compiendo numerose difficili e rischiose missioni. Iniziatosi il trasporto clandestino sul litorale di agenti segreti e dì radiotelegrafisti assumeva la direzione delle relative operazioni. In vista dello sbarco degli Alleati ad Anzio svolgeva azione delicata, intelligente e pericolosissima onde evitare la distruzione di importanti impianti idroelettrici ed assicurarne la rapida occupazione da parte dei patrioti. Arrestato dalle SS. tedesche veniva rinchiuso in prigione assieme alla moglie e poi barbaramente trucidato. Fulgido esempio di patriottismo e di consapevole audacia. Roma (La Storta), novembre 1943 – 3 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 462.