MOROSINI don Giuseppe

don-Morosininasce a  Ferentino (Frosinone) il 19 marzo  1913 (https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Morosini). Cappellano, partigiano combattente.

Ultimo di nove fratelli di modesta famiglia, al termine degli studi fu ordinato sacerdote il giorno di Pasqua del 1937. Nel secondo conflitto mondiale, fu assunto come cappellano militare dal gennaio 1941 e per quattro mesi prestò la sua opera nel 4° reggimento artiglieria a Laurana. Congedato dopo le operazioni svoltesi in Dalmazia, tornò a Piacenza direttore spirituale di un collegio. Chiamato a Roma nel luglio 1943 alla direzione di una scuola di ragazzi profughi dalla zone sinistrate, dopo l’8 settembre sceglieva senza esitare la via del sacrificio. Cappellano di una banda costituitasi a Monte Mario, la Banda Mosconi, oltre che assistente spirituale ne fu anche la fonte di sussistenza, procurando viveri ed armi. Tradito e denunziato col tenente Marcello Bucchi, che doveva essere poi trucidato alle Fosse Ardeatine, fu arrestato il 4 gennaio 1944.

Sacerdote di alti sensi patriottici, svolgeva, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, opera di ardente apostolato fra i militari sbandati, attraendoli nella banda di cui era cappellano. Assolveva delicate missioni segrete, provvedendo altresì all’acquisto ed alla custodia di armi. Denunciato ed arrestato, nel corso di lunghi estenuanti interrogatori respingeva con fierezza le lusinghe e le minacce dirette a fargli rivelare i segreti della resistenza. Celebrato con calma sublime il divino sacrificio, offriva il giovane petto alla morte. Luminosa figura di soldato di Cristo e della Patria. – Roma, 8 settembre 1943 – 3 aprile 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 418.