PERGOLESI Raffaele

PERGOLESI RAFFAELE023di Corrado e di Maria Zanetti, nacque in Ancona l’8 gennaio 1871 e morì a Napoli il 9 settembre 1953.
A diciotto anni allievo dell’Accademia Militare di Torino, fu nominato sottotenente di artiglieria il 10 maggio 1889 e destinato alla Scuola di Applicazione. Prima che il corso avesse termine ottenne di passare in fanteria, nel corpo dei bersaglieri, e fu assegnato al 2° reggimento ove, il 17 luglio 1893, proseguì la promozione a tenente. A Napoli, il 27 giugno di quell’anno, affrontò coraggiosamente un individuo armato ed autore di ferimento e fu decorato di medaglia di bronzo al v. c.
Frequentò con successo la Scuola di Guerra negli anni 1900-1903 e fu promosso capitano a scelta e destinato al 6° reggimento.
Assunto in servizio di stato maggiore presso la Divisione Militare di Napoli dal 1909, passò nei primi mesi del 1911 all’11° reggimento di cui curò la mobilitazione ed al comando della 7^ compagnia, il 9 ottobre 1911, partì da Napoli per la Libia.
Alle ore 8 del 12 ottobre la compagnia era già sbarcata a Tripoli e sostituiva i valorosi marinai nelle posizioni della testa di sbarco. Il 14 e 15 ottobre respinse i primi attacchi delle fanterie turche e, subito dopo, nel nuovo schieramento dal reggimento, la 7^ compagnia passò al presidio del fortino di Mèsri. Verso le ore 8,30 del 23 ottobre, il Pergolesi, che si trovava all’estrema destra della difesa sul fronte orientale, avvistato un insolito movimento di indigeni nell’oasi antistante, aprì il fuoco svelando così le intenzioni del nemico che, uscito in gran numero dall’oasi, si gettò contro il fortino di Mesri e verso la Moschea di Ben Saad. Nella lotta accanita i bersaglieri dettero esempio di altissimo valore. Per i combattimenti di quel giorno sul fronte Enni- Sciara Sciat, la bandiera dell’11° bersaglieri fu decorata di medaglia d’oro al v. m.
Anche l’eroico contegno del capitano Pergolesi fu premiato con la medaglia d’oro al v. m. concessa con r. d. 22 marzo 1913 e la motivazione: In combattimento, noncurante del fuoco vivissimo cui era esposto, animava con l’esempio e con la parola i suoi bersaglieri. Gravemente ferito, mantenne al cospetto dei suoi inferiori un contegno stoicamente eroico continuando ad incitarli a serbarsi degni delle tradizioni del Corpo. – Mesri (Libia), 23 ottobre 1911.
Guarito dalle gravi ferite riportate alla gamba, al braccio destro, al torace ed al gomito sinistro, fu collocato a riposo il 2 settembre 1915, nel grado di 1° capitano, per infermità proveniente dal servizio. Laureatosi in ingegneria civile nel Politecnico di Napoli, col massimo dei voti, esplicò in seguito una attività professionale veramente notevole.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 88.