GRAZIOLI LANTE DELLA ROVERE Riccardo
di Giulio e di Maria Lavaggi, nacque a Roma il 21 aprile 1887 e morì in combattimento ad Homs il 28 ottobre 1911.
Nell’Istituto Torquato Tasso di Roma conseguì nel giugno 1904 la licenza liceale. Quindi, il 4 agosto successivo, superò brillantemente gli esami di ammissione all’Accademia Navale di Livorno dalla quale uscì guardiamarina nel dicembre 1907. Prese imbarco il 1° gennaio 1908 sulla nave ammiraglia Regina Margherita per passare poi sull’incrociatore Vesuvio in crociera nel Pacifico e quindi sul Puglia, nei mari della Cina. Comandò il distaccamento italiano a Pechino anche col grado di sottotenente di vascello e rimpatriò nel giugno del 1911. Il 20 settembre si imbarcò sulla Marco Polo in apprestamento a Taranto per la guerra con la Turchia.
Giunto dinanzi a Tripoli con la scorta al secondo convoglio, il Grazioli volle per sè gli incarichi più rischiosi e si prodigò per effettuare con gli zatteroni lo sbarco dei militari, dei cannoni e degli approvvigionamenti.
Poi, il 21 ottobre, ad Homs fu instancabile nelle operazioni per lo sbarco dei bersaglieri dell’8° reggimento.
Iniziata l’offensiva turco – araba sul Mergheb, il 23 ottobre, eseguì ricognizioni a terra efficacissime per la precisione del tiro dei cannoni della nave. Ferito il comandante della batteria da sbarco, postata sul Mergheb, il Grazioli, senza alcuna esitazione, assunse il comando dei pezzi e lo tenne ininterrottamente per cinque giorni.
Nel combattimento del successivo 28 ottobre, il Grazioli assunse anche il comando dei bersaglieri di scorta ai pezzi, il cui tenente era stato ferito, e, resistendo validamente agli attacchi, cadde colpito a morte da una fucilata.
Alla memoria del valoroso ufficiale venne concessa la medaglia d’oro al m. con r. d. 27 novembre 1912. Dice la motivazione: Il 23 ottobre ad Homs, dopo aver compiuto arditamente una missione a terra su terreno battuto dal fuoco nemico, sbarcato una seconda volta per raccogliere notizie, affidò ad altri l’incarico avuto di portarle a bordo e, di propria iniziativa, accorse a sostituire il comandante della batteria da sbarco rimasto ferito. Rianimò ed infuse nuovo ardimento negli uomini esausti per le perdite subite, le fatiche ed il digiuno ; provvide a raccogliere il materiale gravemente danneggiato e, malgrado l’oscurità della notte e il non interrotto fuoco del nemico, attraverso gravi difficoltà del terreno, ricondusse la batteria al completo nei trinceramenti. Il 28 ottobre, pure ad Homs, esempio ai suoi di eroica fermezza, comandò la batteria da sbarco della sua nave esponendosi arditamente al fuoco nemico per dirigere il tiro finchè cadde mortalmente ferito. – Homs (Libia), 23-28 ottobre 1911.
G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958, p. 96.