PAOLINI Federico

PAOLINI FEDERICO019di Giovanni e di Paola Giugiaro, nacque a Torino il 2 maggio 1873 e morì a Gaeta il 18 aprile 1926.
Dall’Università di Torino passò all’Accademia Navale di Livorno nel novembre 1893 e venne nominato guardiamarina nel giugno 1895. Due anni dopo ebbe la promozione a sottotenente di vascello prendendo imbarco sulla nave da battaglia Dandolo e poi sull’incrociatore Iride.
Inviato a domanda in Estremo Oriente si imbarcò sulla torpediniera Liguria che era in navigazione, poi, con la promozione a tenente di vascello, il 15 marzo 1900, passò sulla torpediniera Elba che si trovava nei mari della Cina. Il 30 maggio alle prime azioni di rivolta contro gli europei, sbarcò nella baia di Takù e, con altro ufficiale, 37 marinai ed un cannoncino, raggiunse Pechino per la difesa della Legazione d’Italia. Quindi dal Comando del contingente internazionale dapprima ebbe affidata la sorveglianza del tratto est della strada delle Legazioni, poi, dopo il 10 giugno, divenuti più violenti gli attacchi dei ribelli e dovendosi abbandonare alcune sedi di legazioni, passò a presidiare parte della grandiosa villa del principe Suh, situata nel quartiere europeo e dove si erano rifugiati rappresentanti diplomatici, connazionali, stranieri e molti indigeni delle missioni cattoliche.
Il 1° luglio con audace sprezzo del pericolo, uscì dalle difese e provocò lo scompiglio negli assedianti. Lanciatosi sulle barricate di protezione ad un cannone che, col suo tiro aveva recato gravi danni, fu ferito da fucilata alla spalla sinistra. Tuttavia egli tenne ancora valorosamente il comando affidatogli, respingendo ogni attacco fino al termine delle ostilità.
Per il suo eroico comportamento gli fu concessa la medaglia d’oro al v. m. con r. d. 3 febbraio 1901 e la motivazione: Per avvedutezza, coraggio e sangue freddo dimostrati durante la difesa della legazione a Pechino rimanendo ferito il 1° luglio 1900 mentre alla testa dei suoi marinai si slanciava all’assalto di una barricata sotto la cui protezione un pezzo nemico cagionava gravi danni. – Pechino, maggio – agosto 1900.
Durante la guerra contro la Turchia, dal 30 novembre 1911, fu sull’incrociatore ausiliario Città di Catania per il trasporto di uomini e materiali in Tripolitania.
Nella prima guerra mondiale, col grado di capitano di corvetta e poi di fregata, al comando di sommergibili e di cacciatorpediniere, compì brillanti missioni ottenendo la croce di guerra al v. m.
Promosso capitano di vascello, nel giugno del 1923, ebbe il comando della difesa di Taranto, di quella della Spezia ed infine la direzione del cantiere di Castellammare di Stabia.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 66.