FILIPPA Alessandro
di Giovanni Battista e di Luisa Bellone, nacque a Torino il 14 novemhre 1799 e morì a S. Mauro Torinese il 24 giugno 1871.
Aveva sedici anni quando entrò, quale allievo, nel Corpo Reale di Artiglieria; due anni dopo ottenne la nomina a sottotenente.
Ebbe rapidi avanzamenti: infatti nel 1830 era già capitano e nel 1839 anziano coi diritti relativi. Dopo pochi anni ebbe la promozione a maggiore, col quale grado tenne il comando della 1^ brigata da piazza nel 1847 e quello della 2^ brigata campale dall’8 febbraio 1848.
All’inizio delle operazioni nella prima campagna d’indipendenza assunse il comando dell’artiglieria della 3^ divisione avendo ai suoi ordini, dai primi giorni del mese di aprile, la 7^ batteria da battaglia, già assegnata alla artiglieria della divisione di riserva, e la 2^ batteria da posizione.
La brigata entrò in azione il 9 aprile. Gli Austriaci, assaliti dalle fanterie della divisione ai passi di Borghetto e di Monzambano, furono costretti a ripiegare sulla sponda sinistra del fiume. Fatto saltare il ponte essi tentarono, poi, di concentrare il loro fuoco sulle colonne piemontesi lanciate all’assalto in direzione di Monzambano. Il maggiore Filippa, che già col fuoco delle sue artiglierie aveva efficacemente contribuito al ripiegamento dell’avversario, controbattè vivacemente il tiro d’artiglieria nemico costringendo le batterie al silenzio e favorendo con ciò la sollecita ricostruzione del ponte. Le fanterie piemontesi poterono, così, procedere facilmente, sotto la protezione dei cannoni del Filippa, verso Valeggio che occuparono il giorno 11 aprile successivo.
Nelle varie vicende di quelle giornate gloriose, tra il 9 e l’11 aprile, il Filippa dette sì grandi prove di valore da meritare la più alta decorazione concessagli con regio decreto 16 aprile 1848. La motivazione dice:
Per essersi distinto nei fatti d’armi di Monzambano, Borghetto, Valeggio e Peschiera succeduti il 9, 10 e 11 aprile.
Nei suoi documenti personali relativi ai combattimenti di quei giorni risultano elogi per le disposizioni da lui date alle sue batterie a seguito della distruzione di un ponte sul Mincio da parte degli Austriaci e per la decisiva efficacia della sua direzione nella sollecita ricostruzione del ponte stesso, sul quale poi egli si lanciò per primo alla testa delle truppe all’inseguimento del nemico.
Dall’11 maggio 1848 all’8 maggio 1849 comandò l’11° reggimento fanteria della brigata Casale.
Collocato a riposo col grado di colonnello, fu per vari anni sindaco di S. Mauro Torinese e comandante della guardia nazionale di Torino.
G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Grafischena], Roma 1950, p.26.