Ferdinando Maria diSAVOIA-Duca di Genova

FERDINANDO DI SAVOIA018figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa di Toscana, nacque a Firenze il 15 novembre 1822 e morì a Torino il 10 febbraio 1855.
Cadetto nel Corpo del genio nel 1831 fu nello stesso anno nominato luogotenente nella brigata Casale, poi nel 1834 capitano di ordinanza nel 1° reggimento della stessa brigata.
Promosso maggiore nel1836, due anni dopo, per la sua spiccata attitudine allo studio delle scienze matematiche applicate all’artiglieria e alle fortificazioni, fu trasferito nel Corpo d’artiglieria, ove ebbe le successive promozioni.
Fu profondo conoscitore di meccanica, di fisica, di chimica pirotecnica e di mineralogia. Promosso maggiore generale di artiglieria nel maggio 1846, gli fu affidata, appunto per la sua competenza, la direzione del materiale di artiglieria e curò con severa disciplina ed alto senso di responsabilità la preparazione dei mezzi d’offesa e di difesa dell’Esercito.
Il 26 marzo 1848, all’inizio della prima campagna d’indipendenza, fu nominato comandante dell’artiglieria e partecipò alla battaglia di Pastrengo il 30 aprile ed a quella di S. Lucia il successivo 6 maggio. Alcuni giorni dopo ebbe l’incarico di dirigere l’assedio della fortezza di Peschiera e lo condusse con avvedutezza e decisione. Qui apparve animatore instancabile delle operazioni d’assedio e della stretta collaborazione fra le varie armi, artiglieria, zappatori del genio, truppe del battaglione Real Navi e delle brigate di fanteria Piemonte e Pinerolo che gareggiarono in sacrificio e coraggio. Il 30 maggio la fortezza di Peschiera si arrese; al valoroso comandante in riconoscimento della sua efficace opera fu concessa la medaglia d’argento al valor militare e la promozione sul campo a luogotenente generale.
Nominato comandante la 4^ divisione assunse il nuovo compito nel periodo più aspro della guerra, sempre primo nel pericolo e nel combattimento, fu continuo esempio di valore, d’ardimento e di sacrificio alle sue truppe dal 5 giugno al termine della campagna.
La medaglia d’oro al valore conferitagli con regio decreto 23 agosto 1848 lo premiò per essersi sommamente distinto nei fatti d’arme alle gole di Staffalo e circostanti colli sulle alture di Sommacampagna, Berettara, Custoza e Valeggio il 24 e 25 luglio ed alle porte di Milano il 4 agosto 1848.
Nella campagna del 1849, sempre al comando della 4^ divisione, il 23 marzo, nel combattimento della Bicocca fu esempio di coraggio e di ardimento. Soldato fra i soldati, caricò a piedi, dopo aver avuto due cavalli uccisi sotto di sé, il nemico irrompente e di forze superiori. Ebbe per tale azione la nomina a generale d’armata per merito di guerra.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.56.

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