BALBO DI VINADIO Prospero

BALBO PROSPERO017di Cesare e di Maria Felicita di Villeneuve, nacque a Parigi il 5 marzo 1824 e morì a Torino il 2 marzo 1894.
Ammesso, come allievo, nell’Accademia Militare il 10 maggio 1834, venne nominato sottotenente nel Corpo di artiglieria nel settembre 1841 e l’anno successivo, con la promozione a luogotenente, fu assegnato alla brigata di artiglieria. Nella campagna di guerra del 1848, ancora luogotenente, comandò la 4^ sezione della 2^ batteria di posizione, la quale nei combattimenti del 28, 29 e 30 aprile ebbe una menzione onorevole.
Il 23 luglio nei combattimenti intorno a Sona dette prova di fermezza, capacità e grande valore. La sezione da lui comandata si trovò quasi sempre agli avamposti e sostenne un fuoco vivacissimo a granata ed a mitraglia. Nelle alterne vicende della battaglia, sorpassato sul fianco destro dai cacciatori tirolesi, dové difendere i cannoni a colpi di moschetto. Ferito in quello stesso combattimento il comandante, capitano di Cortanze, assunse il comando della batteria e, con ben aggiustati tiri, percosse irreparabilmente sullo stradone di Verona la cavalleria austriaca avanzante.
A Salionze il giorno successivo si oppose con le truppe del II Corpo, comandate dal De Sonnaz, al tentativo degli Austriaci di forzare il passaggio del Mincio e contrastò per parecchie ore l’avanzata delle fanterie, validamente contrapponendo il fuoco dei suoi pezzi a quello delle numerosissime artiglierie nemiche. Successivamente, portatosi egli stesso con la 1^ sezione della batteria in posizione nei pressi del fiume, ostacolò col tempestivo intervento il nemico nella costruzione di un ponte e rallentò così il defluire delle fanterie nemiche che intendevano, passando il fiume, di accerchiare dal nord l’Armata sarda.
Tali prove di capacità, di abnegazione e soprattutto di ardimento furono premiate con la medaglia d’oro al valore concessagli con regio decreto 15 agosto dello stesso anno per essersi distinto nei fatti d’armi che ebbero luogo dal 22 al 25 luglio 1848 sulle alture di Rivoli, S. Giustina, Sona e Volta.
Promosso capitano nel dicembre 1848, partecipò, sempre al comando della sua batteria, alla campagna del 1849 meritando una medaglia d’argento al valore nei combattimenti del 21 marzo alla Sforzesca e del 23 successivo a Novara. In questo ultimo scontro trovò gloriosa morte il di lui fratello Ferdinando, luogotenente della batteria. Nel 1856 passò a dirigere il Laboratorio Chimico Militare e vi rimase anche dopo la promozione a maggiore conseguita nel 1859. Nella campagna di guerra del 1859 fu addetto al parco di assedio dell’Armata.
Nel 1860 chiese il collocamento nella riserva e si dedicò all’insegnamento della matematica e della fisica.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.54.