BELLEZZA Gioacchino

BELLEZZA004di Federico e di Giacomina Raffaelli, nacque a Oggebbio presso Novara il 9 ottobre 1801 e morì a Cannero presso Novara il 22 marzo 1887.
Non ancora ventenne, caduto in sospetto alla polizia austriaca, dovette fuggire da Milano e, passato a nuoto il Ticino, si rifugiò nel Piemonte. Arruolatosi come cannoniere nell’artiglieria dell’Esercito piemontese, ottenne le spalline di ufficiale nel 1842, per le spiccate qualità militari dimostrate.
In quello stesso anno fu decorato di medaglia d’argento al valore militare per il generoso ardimento di cui dette prova in occasione di un gravissimo incendio sviluppatosi nella località di Venaria Reale presso Torino.
Nella campagna di guerra del 1848 quale comandante la 2^ sezione della 1^ batteria a cavallo, si distinse, il 9 aprile, al passaggio del Mincio a Monzambano e meritò la promozione a luogotenente sul campo. Il 6 maggio successivo, ricevuto l’ordine di portare su posizione arretrata la sua sezione, che era stata maggiormente esposta alle offese nemiche durante il combattimento, aveva già fatto attaccare gli avantreni ai pezzi e stava per allontanarsi dal villaggio di S. Lucia quando un’improvvisa carica di cavalleria e l’attacco delle fanterie austriache minacciarono di travolgere le truppe della brigata Aosta e lo stesso re Carlo Alberto che ivi si trovava col suo stato maggiore. Il tenente Bellezza, in quella grave contingenza, coi soli serventi, essendo rimasto senza la scorta di protezione, con rapidità di manovra e sotto violento fuoco nemico, dispose i suoi pezzi in batteria, a cavallo della strada, éd aprì il fuoco sul nemico alla distanza di 300 passi. Una batteria austriaca, appostatasi al riparo d’una barricata concentrò su di essa il suo fuoco uccidendo molti serventi dei pezzi ; ciononostante la sezione continuò il tiro preciso costringendo le fanterie a ripiegare e le artiglierie a tacere. Per tale ardimentosa azione il Bellezza fu decorato di medaglia d’oro al valore e il regio decreto di concessione 10 maggio 1848 reca la seguente motivazione:

Per essersi distinto nel fatto d’armi a S. Lucia.

Passato a disposizione del Governo provvisorio di Lombardia nel maggio dello stesso anno, ebbe il grado di capitano ed il comando di una batteria di istruzione. Ebbe anche una menzione onorevole per aver sedato un tumulto, il 30 maggio, nel Castello di Milano.
Nella campagna del 1849, comandante di batteria, ebbe la seconda menzione onorevole per la battaglia di Novara il 23 marzo.
Valente schermidore, fu chiamato nel 1850 all’insegnamento nella Reale Accademia militare di Torino.
Con la promozione a maggiore fu collocato a riposo nel 1863.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.28.