DE LAUGIER Cesare

DE LAUGIER007di Leopoldo e di Francesca Coppi, nacque a Portoferraio il 5 ottobre 1789 e morì a Fiesole il 25 marzo 1871.
Nato nella ferrigna isola d’Elba, agli albori della rivoluzione francese, ebbe l’infanzia travagliatissima. Il padre, capitano delle milizie toscane, comandante la piazza di Portoferraio e due zii materni, sospetti di favorire le idee di libertà che giungevano dalla Francia, soffrirono persecuzioni di polizia ed anche il carcere.
Diciassettenne, nel 1806, fu avviato alle armi ed entrò come cadetto nell’Esercito toscano; ma l’anno successivo si arruolò al servizio della Francia come semplice soldato nel reggimento Veliti Reali. Con esso prese parte alla lunga guerra di Spagna, meritando per le singolari prove di valore in combattimento, ove rimase più volte anche ferito, la promozione a sergente sul campo. Promosso sottotenente nel 1810 e tenente nel 1811, partecipò alla campagna di Russia nel 1812 come aiutante maggiore nella guardia reale.
Caduto l’Impero, rientrò in Toscana.
Ammesso nell’Esercito granducale di Toscana col grado di capitano, vi percorse tutti i gradi successivi, sicchè nel marzo 1848, con la promozione a generale, ebbe il comando della divisione toscana, costituita da volontari, in gran parte studenti universitari, con la quale combattè a fianco dei Piemontesi nella prima campagna d’indipendenza contro l’Austria.
Il 29 maggio 1848 truppe austriache sortite da Mantova risalirono la riva destra del Mincio col disegno di accerchiare i Piemontesi che marciavano protetti sul fianco destro dalla divisione dei volontari toscani e da alcuni reparti napoletani. Circa 30.000 austriaci con numerose artiglierie attaccarono quel giorno le modeste forze toscane di circa 6.000 uomini con poche artiglierie. Il combattimento cominciò alle ore 10 a Curtatone e poco tempo dopo si accese a Montanara ed i volontari si difesero disperatamente. Solo dopo cinque ore di lotta ed in seguito alle numerose perdite avute nei reparti, essi cominciarono a ripiegare, nonostante l’eroismo del battaglione universitario ed il continuo valore del generale de Laugier. Questi, rovesciato e calpestato dalla cavalleria nemica, con virile animo ripresosi e dominata la situazione, effettuò il movimento dei volontari su Goito il 30 maggio, contribuendo così alla vittoria di quella giornata.
Con regio decreto 7 giugno 1848 fu decorato della medaglia d’oro al valore per essersi distinto al combattimento dì Goito.
Restaurato il Governo granducale di Toscana fu Ministro della guerra ed ebbe la promozione a tenente generale nel 1850.
Scrittore apprezzato e brillante di argomenti militari, illustrò con pregevoli pubblicazioni il valore in guerra degli Italiani.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.34.