SOLAROLI Paolo

SOLAROLI PAOLO015di Antonio e di Antonia d’Agosto, nacque a Novara l’8 dicembre 1796 e mori a Torino il 10 luglio 1878.
Era di modeste origini. Audace ed avventuroso, fu coinvolto nei moti insurrezionali del 1821 e dovette fuggire dal Piemonte. Fu prima in Ispagna e combatté fra i costituzionali, poi in Egitto, e quindi nelle Indie al servizio della Compagnia inglese. Ivi nel 1826 partecipò alla guerra in Birmania, conseguì il grado di capitano e rimase anche ferito. Passò poi nello Stato indipendente del Sirdana nel 1830 e, col grado di colonnello, combatté nell’Afganistan. Rientrò in Piemonte nel 1843, quando cioè il ritorno gli si rese possibile per le mutate condizioni politiche. L’anno successivo fu nominato colonnello onorario nel Corpo del genio dell’Esercito e, in riconoscimento dei segnalati servizi resi allo Stato, ebbe il titolo nobiliare di Briona.
All’inizio della prima campagna d’indipendenza fu assegnato allo Stato Maggiore del II Corpo d’armata, con le funzioni di ufficiale di stato maggiore. Nei fatti d’armi dal 28 al 30 aprile intorno a Pastrengo meritò una menzione onorevole.
Ma le sue spiccate qualità militari emersero particolarmente nelle operazioni che il II Corpo svolse tra il 22 ed il 25 luglio, durante il ripiegamento dell’Armata, per contendere il terreno palmo a palmo al nemico prima sulle alture di Rivoli, poi sulle colline moreniche tra Garda e Adige ed infine a Volta Mantovana, nel tentativo di effettuare il congiungimento con le truppe dell’Armata che combattevano oltre il Mincio. Per la perizia e la bravura dimostrate in ogni circostanza il Solaroli fu decorato di medaglia d’oro al valore con regio decreto 15 agosto 1848 per essersi distinto nei fatti d’armi dal 22 al 25 luglio sulle alture di Rivoli, Santa Giustina, Sona e sotto Volta.
Promosso maggior generale nel novembre 1848, comandò per pochi giorni la brigata Casale e il 20 febbraio 1849 assunse il comando della brigata provvisoria (III) con la quale combatté a Novara il 23 marzo respingendo valorosamente i reiterati assalti nemici fino a notte alta, quando ebbe l’ordine di ripiegare sulla Sesia.
Nella seconda guerra d’indipendenza fu al quartier generale dell’Esercito, ivi rimanendo anche con la promozione a luogotenente generale avvenuta il 20 luglio 1859.
Partecipò alle successive campagne di guerra ed in quella dell’Italia meridionale fu nominato ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia.
Ebbe dal Governo incarichi di particolare rilievo nel paese ed all’estero. Eletto deputato rappresentò al Parlamento il collegio di Novara per cinque legislature.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.50.