TROTTI Ardingo

TROTTI ARDIGO011di Galeazzo e di Maria Angela Gabriella Maggiolini di Mombarcelli, nacque a Cassine presso Alessandria il 22 giugno 1797 e morì a Torino l’11 aprile 1877.
Nella sua infanzia conobbe lo splendore dell’astro napoleonico. Giovanetto fu allievo della Scuola speciale di marina francese a Tolone ove entrò nel 1812, ma due anni dopo venne inviato in congedo assoluto.
Ritornato in Piemonte con la restaurazione sabauda, ebbe la nomina a sottotenente nel Corpo dei carabinieri reali e dopo quattro anni la promozione a capitano.
Per aver manifestato idee di libertà e di fede nelle speranze del popolo durante i movimenti politici del 1821, fu collocato in aspettativa. Nel 1826 fu riassunto in servizio e posto a disposizione del governatore militare di Cuneo che lo tenne, con severa disciplina, sotto rigida sorveglianza.
Nel 1831 ebbe la promozione a maggiore provinciale nella brigata Regina e l’anno seguente passò d’ordinanza nel 1° reggimento, poi 9°, della stessa brigata. Fu nominato luogotenente colonnello nel 1832 e colonnello nel 1837. Con la promozione a maggior generale nel 1845 assunse il comando della brigata Regina, con la quale il 26 marzo 1848 entrò in Pavia, avanguardia dell’Esercito sardo nella prima guerra d’indipendenza.
Condusse bravamente la brigata in tutta la campagna distinguendosi a Goito l’8 aprile e a Pastrengo il 30 successivo. Il 18 luglio, incaricato di occupare Govèrnolo, sulla sinistra del Mincio, che era in mano degli Austriaci, seppe condurre le truppe all’attacco con tanto valore da rendere inutili le difese tentate dal nemico che dovette ritirarsi con gravi perdite.
Per tale azione fu decorato della medaglia d’oro al valore con regio decreto 23 luglio 1848 per essersi distinto nel fatto d’armi di Govèrnolo.
Nei combattimenti svoltisi dal 23 al 25 luglio su Monte Gizzolo presso Volta ebbe una menzione onorevole.
Dopo la campagna del 1849, alla quale aveva partecipato ancora con la brigata Regina, fu promosso nel giugno luogotenente generale comandante la 4^ divisione. Ebbe poi la nomina a ispettore dell’Esercito. Fece parte dell’Armata d’Oriente ed assunse il comando della 2^ divisione quando la morte colse, nella lontana Crimea, il generale Alessandro Ferrero della Marmora. Il 16 agosto 1855 alla battaglia della Cernaia, gloriosa per le nostre armi che mostrarono il loro fulgido valore, ebbe la commenda dell’Ordine Militare di Savoia e la nomina a grand’ufficiale della Legion d’Onore.
Tornato in Patria, lasciò il servizio attivo nel 1857.
Fu deputato per il collegio di Boscomarengo nella 3^ e 4^ legislatura.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.42.