JEST Giuseppe

JEST GIUSEPPE025di Enrico e di Teresa Negro, nacque a Torino il 12 aprile 1819 e morì a Milano il 3 giugno 1891.
Soldato in servizio provinciale nel battaglione del genio dal 2 gennaio 1840, ebbe la promozione a sottotenente nel 5° reggimento fanteria nel 1845. Con quel reggirnento partecipò alla prima campagna d’indipendenza del 1848. Promosso luogotenente nell’agosto dello stesso anno passò al 10° reggimento fanteria e prese parte alla breve campagna del 1849.
Promosso capitano nel 1854 nello stesso reggimento, fu inviato in Oriente, col Corpo di spedizione Sardo, nel 1855. Rientrato in Patria e ritornato al suo reggimento, vi assunse il comando del I battaglione.
Nel 1859, quando la guerra era stata già dichiarata, ma non ancora completa era la radunata delle forze franco-sarde, specie delle prime che dovevano affluire in Piemonte per terra e per mare dai lontani porti della Francia, gli Austriaci, che quasi dappertutto avevano sconfinato, commettevano angherie e soprusi sulla popolazione mentre occupavano le posizioni sulla riva destra della Sesia. Il capitano Jest, ancora quale comandante del I battaglione del 10° reggimento che insieme col 9° reggimento costituiva la brigata Regina e faceva parte della 4° divisione Cialdini, formò quella colonna d’avanguardia che ebbe l’ordine di varcare la Sesia e di attaccare gli Austriaci.
Il 20 maggio nei combattimenti che ne seguirono per il passaggio del fiume, al fine di respingere il nemico dal territorio sardo, il Jest si condusse con tanta bravura e contribuì efficacemente al successo delle armi piemontesi sugli Austriaci che furono travolti, messi in fuga ed inseguiti poi oltre Vercelli dai Cavalleggeri di Alessandria.
L’intrepido comportamento fu premiato con la medaglia d’oro al valore concessa al capitano Jest con regio decreto del 27 maggio per l’intelligenza, valore e coraggio con cui conduceva il proprio battaglione contro il nemico al passaggio della Sesia.
Anche il battaglione ebbe nella circostanza una menzione onorevole.
Con la promozione a maggiore nel 1860 passò al 42° fanteria. Nella campagna delle Marche ebbe una menzione onorevole per il combattimento di Castelfidardo l’8 settembre 1860 e la nomina a cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per la brillante partecipazione a tutte le operazioni di guerra di quell’anno.
Promosso luogotenente colonnello nel 1866 nello stesso reggimento ebbe dopo poco tempo incarichi territoriali, ed, infine, la promozione a colonnello all’atto del collocamento nella riserva.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.78.