CAMINATI Davide

CAMINATI DAVIDE029di Giulio e di Laura Rossello, nacque a Savona il 21 luglio 1809 e morì in combattimento a S. Martino il 24 giugno 1859.
Discendente da antica famiglia, che aveva dato nel XIII secolo due consiglieri al libero comune di Savona, a vent’anni, nel 1829, si arruolò nell’Esercito sardo nel Corpo delle Guardie del Re. Nominato nel 1833 sottotenente nel 2° reggimento della brigata Pinerolo  ebbe successivamente la promozione a tenente nel 1839 ed a capitano nel 1848. Destinato dal Governo a prestare temporaneo servizio presso l’Esercito toscano in qualità di segretario generale del Ministero della Guerra, ebbe il compito dell’organizzazione e della successiva istruzione dei reparti volontari che vi si andavano costituendo: compito che egli assolse egregiamente, con alto senso di responsabilità. Coi volontari toscani partecipò alla prima campagna di guerra in Lombardia e nel combattimento di Curtatone e Montanara il 29 maggio, ove l’epica resistenza dei volontari in quella memorabile giornata decise il successo della battaglia di Goito, guadagnò una menzione onorevole.
Rientrato in Toscana fu promosso maggiore e destinato allo Stato Maggiore generale. Ma, dopo pochi mesi, nel febbraio 1849, a sua domanda, fu richiamato in Piemonte e destinato al 4° reggimento fanteria per prendere parte alla guerra contro l’Austria.
Dal dicembre 1849 al marzo 1855 fu, vice comandante prima e comandante poi, della Scuola di Fanteria.
Sollecitò di far parte del Corpo di spedizione in Oriente ed ebbe il comando del 4° reggimento provvisorio. Il 16 agosto 1855, nel combattimento della Cernaia, sostituì sul campo, nel comando della brigata, il suo generale mortalmente ferito e meritò una seconda menzione onorevole e la croce di ufficiale della Legion d’Onore.
Promosso colonnello nel novembre 1857 assunse il comando del 13° reggimento fanteria della brigata Pinerolo, col quale partecipò alla seconda guerra d’indipendenza. Nella battaglia di S. Martino, il 24 giugno, alla testa dei suoi battaglioni che si coprirono di gloria e dove la Bandiera del reggimento fu decorata di medaglia d’argento, il Caminati cadde da eroe. Quando verso le ore quattro del pomeriggio giunse l’ordine di occupare S. Martino ad ogni costo, il prode colonnello, postosi risolutamente alla testa dei suoi tre battaglioni, si lanciò all’assalto e persistette impavido nel combattimento finché cadde colpito a morte. Alla sua memoria, con regio decreto 12 luglio 1859, fu conferita la medaglia d’oro al valor militare per avere con invidiabile coraggio ed abilità condotto il suo reggimento all’assalto; ebbe il cavallo ucciso e poco dopo fu ucciso egli stesso.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.86.