MENABREA Luigi Federico

MENABREA LUIGI046di Ottavio e di Margherita Pillet, nacque a Chambery in Savoia il 4 settembre 1809 e morì a S. Cassin in Savoia il 25 maggio 1896.
Fu una delle più insignì e note figure di matematico, di scienziato, di militare e di uomo politico che onorarono l’Italia nel secolo scorso. Laureatosi in fisica ed in matematica, insegnò per molti anni nell’Accademia Militare di Torino ed in quella Università; fu membro effettivo delle maggiori accademie di scienze, lettere ed arti d’Italia e dei principali Stati europei.
Nell’Esercito percorse la carriera nell’arma del genio raggiungendo il più alto grado della gerarchia militare e fu anche presidente del Comitato dell’arma di artiglieria e del genio.
Quale uomo politico fu deputato al Parlamento nelle prime sei legislature. Fu più volte ministro: della marina, dei lavori pubblici e degli affari esteri. Nel 1860 fu nominato senatore. Due volte, nel 1867 e nel 1869, fu presidente del Consiglio dei Ministri.
Partecipò a tutte le campagne di guerra del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato prima nei Ducati per indurre quelle popolazioni a partecipare alla guerra, poi a Vicenza, per preparare con il generale Giovanni Durando i piani delle operazioni militari.
Nel 1859, col grado di maggior generale, comandante il Genio dell’Armata sarda diresse i lavori d’inondazione della pianura piemontese fra la Dora e la Sesia per impedire i movimenti alle truppe austriache; poi nel corso della campagna assunse il comando dei reparti del genio. Per l’opera illuminata e saggia ebbe la commenda dell’Ordine Militare di Savoia.
L’anno seguente, nella campagna delle Marche, particolarmente nell’assedio di Ancona, per l’ottimo impiego dei mezzi del genio e per i risultati conseguitivi, ottenne la nomina a grand’ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia e la promozione a tenente generale per merito di guerra. Per le successive operazioni nell’Italia meridionale fu decorato della medaglia d’oro al valore con regio decreto 1° giugno 1861 per essersi distinto durante l’assedio e presa di Capua, il 2 novembre 1860 ed anche insignito della gran croce dell’Ordine Militare di Savoia per l’assedio di Gaeta.
Dopo aver partecipato alla terza campagna d’indipendenza ebbe l’incarico dal Governo di negoziare e firmare a Vienna il trattato di pace con l’Austria il 3 ottobre 1866.
Fu ambasciatore. a Londra nel 1870 ed a Parigi successivamente, per circa dieci anni, dal 1882 e la sua attività fu abile ed avveduta nell’interesse della Nazione.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.132.