BURDESE Gioacchino Emanuele

BURDESE GIOACCHINO075di Bartolomeo e di Maria Marengo, nacque a Brà, presso Cuneo, il 3 giugno 1830 e morì a Milano il 17 gennaio 1889.
Arruolatosi nell’Esercito sardo come semplice soldato, conseguì nel 1855 il grado di sottotenente di artiglieria risalendo i gradi della truppa. Partecipò alla seconda guerra di indipendenza e di unità. d’Italia e nel marzo 1860 venne promosso capitano nello stato maggiore di artiglieria.
Durante la terza campagna d’indipendenza ebbe il comando della 12^ batteria del 6° reggimento artiglieria facente parte della riserva del I Corpo d’armata.
Schierata la batteria il 24 giugno sulle alture di Monte Vento, presso Custoza, unitamente a tutte le artiglierie del I Corpo, il Burdese sostenne con ardimento e con mirabile sangue freddo l’azione concentrata di sei batterie nemiche. Iniziato il fuoco, alle ore 10,30 circa, gli Austriaci risposero con un tiro non meno violento e non meno preciso. Tuttavia le artiglierie piemontesi presero il sopravvento e si può dire che la conquista della posizione di Monte Vento fu eseguita dalle batterie nel breve tempo di 30 minuti e in condizioni le più sfavorevoli. Nel contrattacco le fanterie austriache vennero innanzi impetuose e travolsero in parte le difese sarde, ma nel tragico momento gli artiglieri dettero superba prova di altissime qualità militari. Il Burdese fu loro di esempio e di incitamento facendosi ammirare per tanto valore. Tenne impavido testa all’irrompere del nemico, ritardandone l’avanzata fino agli estremi limiti del possibile. Gravemente ferito trovò ancora la forza di incitare i suoi artiglieri a proseguire nel loro compito.
Fu decorato perciò della medaglia d’oro al valore militare con regio decreto 6 dicembre 1866 per lo straordinario sangue freddo con cui si diportò durante il tempo che rimase presente alla batteria, e perché quantunque gravissimamente ferito prima di essere portato via, volle ancora raccomandare ai cannonieri il proprio dovere, dicendo loro che sperava di rivederli presto sul campo dell’onore. Custoza, 24 giugno 1866.
Proseguì nella carriera ed ebbe la promozione a maggiore nell’aprile 1868. Fu quindi destinato al Laboratorio Pirotecnico di Torino, dove, per essersi distinto, il 19 aprile 1869, nel concorrere a spengere un grave incendio sviluppatosi in quelle officine, ottenne una menzione onorevole. Cessò dal servizio attivo nel gennaio 1877 e nella circostanza. del collocamento nella riserva fu promosso tenente colonnello. Ufficiale valoroso quanto modesto, anima squisita di cittadino e di patriota, il suo nome è legato alla storia dei fasti dell’artiglieria italiana durante il Risorgimento.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.190.