COCONITO DI MONTIGLIO Vincenzo

COCONITO VINCENZO043di Ludovico e di Teresa Causa, nacque a Montiglio presso Casale Monferrato il 22 gennaio 1829 e morì a Torino il 20 gennaio 1896.
Superba figura di soldato e d’intrepido cavaliere, per il quale ben a ragione può essere ripetuta la frase onore a voi che avete mostrato al mondo come il soldato italiano, a piedi, a cavallo, non è secondo a nessuno dei più lodati.
Appena quattordicenne, fu ammesso, come allievo, nella Scuola di Equitazione di Venaria Reale e, nel febbraio 1847, venne promosso maresciallo e nominato istruttore nella stessa scuola. Nell’agosto dell’anno successivo, promosso sottotenente di cavalleria, fu destinato, su richiesta del Governo Pontificio, all’organizzazione ed all’istruzione di reparti di cavalleria. Ma, dopo l’uccisione del ministro Rossi e la fuga del Papa a Gaeta, il Montiglio passò al servizio della Repubblica Romana e combatté con i volontari a Porta S. Pancrazio. Caduta la Repubblica e richiamato in Piemonte, nel dicembre del 1849 passò nel reggimento Lancieri di Novara. Partecipò alla spedizione italiana in Oriente dal 1855 al 1856.
Nella seconda guerra d’indipendenza il Montiglio, che era stato promosso luogotenente nel maggio del 1859, alla testa del 4^ squadrone dei suoi Lancieri di Novara nel combattimento di Montebello il 20 maggio ottenne una medaglia d’argento. Promosso capitano nel marzo 1860, fu all’avanguardia del IV Corpo d’armata nella campagna delle Marche. Nella battaglia di Castelfidardo, il 18 settembre, fu decorato dell’Ordine Militare di Savoia per ripetute prove di bravura. Nelle successive operazioni nell’Italia meridionale, il 20 ottobre, il Montiglio, che era in esplorazione nelle vicinanze di Isernia, fatto segno improvvisamente a violento fuoco di fucileria dalle fanterie nemiche nascoste fra le forre, ordinò la carica e la condusse con tanto impeto che la colonna nemica fu completamente dispersa. L’ardimento ed il valore del Montiglio furono premiati con la medaglia d’oro, concessa con regio decreto 1° giugno 1861 per essersi al Macerone lanciato alla testa del suo squadrone alla carica contro un reggimento di fanteria ed aver contribuito alla presa del Generale, della Bandiera e di tutto il reggimento, 20 ottobre 1860.
Al 1° squadrone del Novara, che cosi brillantemente aveva risposto al comando del proprio capo, fu concessa una menzione onorevole.
Promosso maggiore nel giugno del1866 ed assegnato ai Cavalleggeri di Montebello partecipò alla campagna di guerra di quell’anno, poi, promosso colonnello comandò il reggimento Nizza Cavalleria. Collocato a riposo a domanda, nel 1881 fu promosso maggior generale nella riserva.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.126.