DOGLIOTTI Orazio

DOGLIOTTI ORAZIO087di Vittorio e di Luisa Lanteri, nacque a Nizza il 20 marzo 1832 e morì a Firenze il 20 gennaio 1892.
Fu promosso sottotenente d’artiglieria nell’agosto del 1851, dopo aver frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare di Torino.
Partecipò alla campagna di guerra del 1859 col grado di luogotenente e comandò la la sezione della 2^ batteria da battaglia, distinguendosi nel combattimento di Borgo Vercelli, il 23 maggio, ove ottenne una menzione onorevole.
Promosso capitano nel novembre dello stesso anno, ebbe il comando della 3^ batteria del 5° reggimento e la condusse valorosamente in combattimento durante la campagna delle Marche. Si distinse particolarmente a Pesaro, a Castelfidardo e nell’assedio di Ancona, ove, per le ripetute prove di bravura e per la capacità di comando dimostrata, fu decorato della croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Maggiore già da due anni, nella terza guerra d’indipendenza, passò agli ordini di Garibaldi che operava nel Tirolo col Corpo dei volontari ed ebbe il comando della 3^ brigata di artiglieria, composta di un gruppo di formazione con tre batterie del 5° reggimento, la 7^, l’8^ e la 9^, tratte dalla riserva generale dell’Esercito sardo, ed una batteria da montagna.
Sempre e dovunque gli artiglieri della 3^ brigata furono pari alla meritata fama di valorosi. Il 9 luglio 1866 il forte di Gligenti, che sbarrava il passo della valle Ampola ed impediva il movimento delle truppe garibaldine, fu smantellato dai precisi tiri della 7^ batteria e dovette arrendersi. La mattina del successivo 21 luglio, si ingaggiò aspro combattimento a Bezzecca tra il 5° reggimento volontari e le truppe austriache del Montluisant; ma, nonostante la tenacia del combattere, gli eventi furono sfavorevoli ai garibaldini che si ritirarono essendo stata sopraffatta anche la 9^ batteria. Rapidamente accorse il maggiore Dogliotti con la 7^ batteria e con altri volontari. Il tiro preciso dell’artiglieria sull’abitato di Bezzecca, che era stata rioccupata dal nemico, ed il valore di prodi volontari, scompigliarono ogni difesa austriaca e mutarono le sorti del combattimento in una splendida vittoria. Per l’azione dell’artiglieria ai suoi ordini, durante la campagna, il maggiore Dogliotti fu decorato di medaglia d’oro al valore con regio decreto 6 dicembre 1866 pel suo contegno pieno d’intelligenza, di slancio e di bravura ad Ampola e a Bezzecca ed in tutti i combattimenti dove si è trovato alla testa dei suoi valorosi artiglieri.
Con la promozione a tenente colonnello, nel 1873 passò al 14° reggimento da campagna. Da colonnello comandò il 7° da campagna ed infine, nominato maggior generale nel 1884, comandò la brigata Ancona fino al 1888.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.214.