FERRARI Antonio

FERRARI ANTONIO066di Gerolamo e di Fortunata Ferrari, nacque a Stazzano presso Novi Ligure il 9 febbraio 1816 e morì a Genova il 17 marzo 1886.
Pervenne al grado di ufficiale dalla truppa nel 1841 raggiungendo nei quadri attivi dell’Esercito il grado di maggior generale comandante di brigata. Partecipò a tutte le campagne del risorgimento e fu più volte ferito sul campo di battaglia.
Per essersi distinto nei fatti d’armi di Rivoli Veronese, Santa Giustina e Volta Mantovana, dove fu ferito, nelle giornate dal 22 al 26 luglio 1848, fu decorato di una medaglia d’argento al valore; in precedenza nei combattimenti del 29 e 30 aprile a Sandrà e a Pastrengo si era meritata una menzione onorevole.
Quale capitano dei bersaglieri fece parte del Corpo di spedizione sardo in Crimea nel 1855.
Nella seconda guerra d’indipendenza, ancora capitano dei bersaglieri, comandante la 37^ compagnia del 10° battaglione, a San Martino, il 24 giugno 1859, guidò la propria compagnia con intelligenza e con ardimento negli assalti alla baionetta, sebbene fosse stato ferito alla spalla destra. Fu decorato perciò di un’altra medaglia d’argento al valore.
Nel combattimento di Vinzaglio, il 3 marzo precedente, gli era stata conferita la seconda menzione onorevole.
Promosso maggiore ebbe il comando del 12° battaglione bersaglieri col quale partecipò alla campagna nelle Marche nel 1860 e, pei fatti d’armi di Fano, Senigallia e Castelfidardo, per l’intelligenza ed il coraggio con cui condusse il proprio battaglione, fu decorato della croce di ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia. L’anno successivo ebbe la promozione a luogotenente colonnello per merito di guerra perché si distinse ripetutamente nella campagna dell’Italia meridionale.
Nella terza guerra d’indipendenza al comando del 64° reggimento, fu ancora una volta esempio di mirabile ardimento. Fu decorato perciò della medaglia d’oro al valore militare con regio decreto 6 dicembre 1866 per la rara bravura spiegata e per avere ammirabilmente condotto il suo reggimento nella giornata del 24 giugno 1866 a Custoza e particolarmente all’attacco di M. Torre. In quella azione, valorosamente condotta sotto la sua guida da tutto il reggimento, la Bandiera del 64° fanteria fu decorata di medaglia d’argento.
Nell’ottobre 1866, essendo ancora colonnello, assunse il comando della brigata Siena e lo mantenne successivamente con la promozione a maggior generale avvenuta nel marzo 1869. Passò poi a comandare la 2^ brigata di fanteria nella divisione militare di Napoli e fu collocato a riposo per anzianità di servizio nell’ottobre 1872.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.172.