GARIBALDI Menotti

MENOTTI GARIBALDI089di Giuseppe e di Anita Ribero, nacque il 16 settembre 1840 a San Simon di Rio Grande del Sud, in Brasile, e morì a Roma il 22 agosto 1903.
Figlio primogenito del Condottiero, intrepido e valoroso come suo padre, concorse anch’egli, degnamente, ad accrescerne la fama.
Non ancora ventenne lasciò gli studi ai quali era avviato e si arruolò fra i volontari garibaldini dello squadrone Guide nella campagna di guerra del 1859 e l’anno dopo seguì il padre nella leggendaria impresa dei Mille. Si distinse nei combattimenti di Calatafimi, dove fu ferito, di Palermo e di Reggio Calabria. Il 1° ottobre sul Volturno alla testa dei bersaglieri volontari sconfisse i Bavaresi di von Meckel sulle alture di M. Caro presso Maddaloni e fu perciò nominato cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Nel 1862 al comando del battaglione bersaglieri si trovò ad Aspromonte.
Nella terza guerra d’indipendenza assunse il comando del 9° reggimento del Corpo volontari e si batté con coraggio e bravura durante tutta la campagna. Il 21 luglio una colonna austriaca comandata dal Montluisant, dopo aver sopraffatto un battaglione del 5° reggimento, in val Conzei, attaccò impetuosamente l’abitato di Locca, presso Bezzecca, sconvolgendone le difese e costringendo, dopo vigorosa lotta, i volontari ad abbandonare le posizioni. Menotti Garibaldi portò prontamente il suo reggimento all’attacco e nel combattimento dette prova di possedere ottime qualità di comandante ed eccezionale ardimento. Spintosi fra le case di Bezzecca arrestò dapprima l’impeto del nemico che minacciava di aggirare le ultime posizioni occupate dai volontari, quindi ricacciò gli Austriaci dall’abitato. Gli fu concessa perciò la medaglia d’oro al valore con regio decreto 6 dicembre 1866. Dice la motivazione: Spiegò capacità ed intelligenza rimarchevole durante la campagna conducendo il proprio reggimento in delicate ed importanti operazioni; si segnalò per colpo d’occhio pari alla risoluzione ed al valore nel combattimento il cui successo gli fu in gran parte dovuto. – Bezzecca, 21 luglio 1866.
Combatté ancora nel 1867 coi volontari nell’agro romano e si segnalò nei fatti d’armi di Monterotondo e di Mentana.
Nel 1870 seguì di nuovo il padre, accorso in aiuto della Francia sconfitta dalla Prussia, e, col grado di generale, condusse brillantemente e con onore la terza brigata dei volontari garibaldini.
Fu eletto deputato per i collegi di Velletri e di Roma. Al pari del padre, tempra essenzialmente di soldato, non condusse spiccata attività politica, ma dedicò particolare cura alla soluzione dei problemi agrari ed affrontò con successo la bonifica di vasti appezzamenti della campagna romana.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.218.