MlSSORI Giuseppe

MISSORI GIUSEPPE034di Gregorio e di Agnese Toriani, nacque a Mosca il 5 novembre 1829 e mori a Milano il 25 marzo 1911.
Giovanetto, andò ad abitare a Milano con suo padre, insegnante di musica. Durante le Cinque Giornate del 1848 e, anche dopo, quando combatté come volontario nel Battaglione Studenti Lombardi nella prima campagna d’indipendenza, dette prova del suo animo battagliero e virile.
Nuovamente arruolatosi volontario nella seconda guerra d’indipendenza fra le Guide Garibaldine che, al comando di Francesco Simonetta, operarono valorosamente, ebbe il 1^ luglio 1859 la nomina a sottotenente nel Corpo dei Cacciatori delle Alpi.
Terminata la campagna di guerra e rientrato a Milano svolse opera attiva di propaganda patriottica contribuendo tra l’altro alla raccolta delle sottoscrizioni per i fucili ai volontari garibaldini nella spedizione in Sicilia del 1860.
Il 6 maggio di quell’anno, quale luogotenente al comando delle Guide che costituirono la cavalleria dei Mille, salpò da Quarto sul Piemonte. Sbarcato a Marsala l’11 successivo coi suoi cavalieri, si avviò arditamente sulla via di Palermo, avanguardia della schiera eroica. A Calatafimi, ove ebbe i primi scontri con i Borbonici fu promosso capitano e pochi giorni dopo entrò fra i primi a Palermo, balzando a cavallo sulle barricate.
Il 20 luglio, a Milazzo, scrisse la pagina del suo più glorioso ardimento.
Durante il combattimento, con un manipolo di guide e di carabinieri genovesi, si lanciò in varie e ripetute cariche. Garibaldi, che, smontato da cavallo, dirigeva personalmente l’operazione, fu improvvisamente circondato da alcuni cavalieri nemici al comando del capitano Giulìani. Il Missori, che era vicino al generale, si portò innanzi e sparò su quel comandante, poi attaccando, con un gruppo di volontari, mise in fuga gli altri cavalieri.
Per la bravura dimostrata, il Missori fu decorato di medaglia d’oro al valore con regio decreto 12 giugno 186: per essersi distinto durante la campagna dell’Italia meridionale, 1860.
Promosso luogotenente colonnello il 1° agosto 1860, condusse ancora valorosamente le Guide, nei combattimenti sul Volturno ed a Caserta.
Dal 1862 al 1867, ancora e sempre a fianco del suo Generale, partecipò al movimento per l’indipendenza del Veneto ed ai fatti d’armi di Aspromonte, Monterotondo e Mentana.
Anche nella campagna del 1866, riprese il comando delle Guide e per quanto non avesse potuto svolgere particolare attività di guerra nel Trentino, pure si distinse per coraggio e bravura meritando la nomina a cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.108.