RUGGIA Giovanni

RUGGIA GIOVANNI036di Giuseppe e di Margherita Ricardino, nacque a Romano Canavese, presso Ivrea, il 22 maggio 1830 e ivi morì il 10 maggio 1916.
Arruolatosi il 28 dicembre 1851 fu incorporato nel reggimento zappatori del genio. Partecipò con la 1^ compagnia del battaglione zappatori provvisorio alle operazioni militari in Crimea nel 1855 e si distinse all’assedio di Sebastopoli meritando i galloni di caporale. Rientrato in Patria l’8 aprile 1856, due mesi dopo fu inviato in congedo. Fu poi nuovamente chiamato alle armi per la seconda guerra d’indipendenza e combatté a Vinzaglio ed a S. Martino.
Nella successiva campagna nelle Marche e nell’Umbria del 1860, col grado di sergente nel 2° reggimento genio, diede prova di singolare valore il 14 settembre all’attacco di Perugia. Una colonna avanzante contro la città fu fermata dinanzi alla porta Santa Margherita dal fuoco nutrito di moschetteria delle truppe pontificie. La 1^ compagnia zappatori del 2° reggimento ebbe l’ordine di abbattere le sbarrate imposte della porta per aprire la strada alle fanterie. Il Ruggia, portatosi con audacia sotto le difese, armato di sola scure riuscì a praticarvi un’angusta apertura, attraverso la quale penetrò egli stesso con grave rischio. Rotti i serrami e resi inoffensivi gli sbarramenti si lanciò animosamente con pochi soldati nella città, dando segnalato esempio di coraggio. In seguito trovandosi ancora la 1^ compagnia in piazza S. Domenico nell’interno dell’abitato e d’improvviso fatta segno a nutrite scariche di fucileria provenienti dalla vicina caserma, decisamente il Ruggia si lanciò contro la porta del fabbricato e diveltone lo sportello d’accesso vi penetrò con pochi arditi e con così rapida azione, da ottenere la immediata resa dei difensori in numero di oltre 50 artiglieri. Tanto valore ed ardimento furono premiati con la medaglia d’oro concessa con regio decreto 1° ottobre 1860 per coraggio e slancio dimostrato, essendo entrato per uno stretto foro nella porta S. Margherita durante il fuoco e deciso così l’aperturadella porta, e per essere stato quindi il primo ad introdursi nella caserma S.Domenico intimando la resa agli artiglieri pontifici ivi raccolti. – Perugia, 14 settembre 1860.
Per l’ardimentosa azione anche la 1^ compagnia zappatori ottenne una menzione onorevole.
Il coraggioso sergente ancora nella stessa campagna dette nuove prove di valore e di fermezza nella costruzione delle batterie per le operazioni contro i forti di M. Pelago e M. Pulito presso Ancona, compiendo il lavoro sotto l’intenso fuoco delle artiglierie nemiche.
Al termine della campagna fu ricollocato in congedo. La città di Perugia per ricordare il di lui ardimento gli conferì la cittadinanza onoraria.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.112.