CREMISI Amedeo

nasce nel 1910 a Torino. Capomanipolo, gruppo CC.NN. (Camicie Nere) Montebello, XII battaglione.

Già laureato in medicina e chirurgia nell’Università di Torino, parti volontario per l’A.O. (Africa Orientale) nel settembre 1935 come c.n. (Camicia nera) nella 104^ legione della Divisione CCNN. 3 Gennaio. Dopo aver frequentato un corso per allievi ufficiali di complemento a Saganeiti e nominato sottotenente di fanteria partecipò alle operazioni di grande polizia coloniale nel LVI battaglione della X Brigata indigeni fino al settembre 1937. Rimpatriato e congedato, venne richiamato alle armi in ottobre del 1939 e col II battaglione CC.NN. partecipò nel giugno 1940 alle operazioni di guerra sulla frontiera occidentale. Successivamente col XII battaglione CC.NN. prese parte ai combattimenti sul fronte greco dal dicembre dello stesso anno all’aprile 1942. Nell’agosto Successivo partiva per la Russia.

Altredecorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Zego Uodeb – A.O., giugno 1937).

Ufficiale di altissime doti militari distintosi in precedenti azioni per sereno sprezzo del pericolo ed ardente entusiasmo. In difficile aspra contingenza di guerra, malgrado le atroci sofferenze causategli da un congelamento di terzo grado agli arti inferiori, rifiutava sdegnosamente di allontanarsi dalla linea di fuoco. Durante un violento attacco nemico appoggiato da mezzi corazzati, benché ferito da scheggia di mortaio alimentava con la parola e con l’esempio la strenua resistenza. In un momento tragico, raccolti i pochi superstiti, vinto con la sua indomabile volontà il dolore fisico delle ferite, si scagliava al contrassalto. Nuovamente ferito e grondante di sangue, trovava ancora la forza di buttarsi contro il nemico manovrando a clava il moschetto finché cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice. Fulgido esempio di indomito ardimento e di suprema dedizione al dovere. – Tscherkowo (Russia), 9 gennaio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 168.