GOI Alberto

nasce nel1916 a Habinghorst (Germania). Sergente, 8° reggimento alpini, battaglione Gemona.

Assistente edile, veniva chiamato alle armi il 31 marzo 1939 e, destinato al battaglione Gemona dell’8° reggimento alpini, si imbarcava a Bari il 25 giugno successivo per raggiungere il reparto dislocato in Albania. Trattenuto in servizio e promosso caporale, partecipava dal 28 ottobre 1940 alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese. Ferito il 27 novembre e rimpatriato, riprese servizio presso il LXIII battaglione scuola mobilitato nell’aprile 1941. Promosso sergente dal 31 maggio 1942, ritornava al battaglione Gemona. Nominato comandante di una squadra fucilieri della 69^ compagnia, partiva per la Russia nell’agosto dello stesso anno.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Fronte greco, novembre 1940).

Vicecomandante di plotone di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro ripetuti attacchi nemici durante i quali veniva a mancare il comandante di plotone, assumeva il comando dei pochi superstiti conducendoli più volte all’attacco all’arma bianca. Ferito una prima volta rifiutava la medicazione continuando ad incitare i suoi uomini che animati dal suo esempio si battevano con tenace eroismo. Colpito una seconda volta, all’invito del medico di farsi trasportare al posto di medicazione, con esemplare stoicismo rispondeva: Devo rimanere al mio posto per vendicare la morte del mio comandante. Accortosi che elementi avversari stavano penetrando nel caposaldo, sprezzante di tutto, si lanciava con pochi uomini contro il nemico riuscendo a respingere l’infiltrazione. Nella cruenta azione immolava da eroe la sua giovane esistenza per l’onore della Patria. Selenj-Jar (Fronte russo), 16 gennaio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 172.