RAMPINELLI Enrico

nasce nel 1923 a San Giovanni Bianco (Bergamo). Aviere di governo, partigiano combattente.

Operaio meccanico, venne arruolato nell’Aeronautica nell’aprile 1943 ed ammesso al corso specialisti. Destinato prima al Centro di istruzione di Sesto Calende, passava poi, nel giugno successivo, alla Scuola aerea di Pisa. Dopo lo armistizio dell’8 settembre, entrava a far parte di una formazione partigiana della Brigata Spartaco Lavignano, operante nella provincia di Siena.

Aviere di governo dell’Aeronautica militare, passò volontariamente nelle schiere partigiane e, primo fra i primi, partecipò ai più rischiosi combattimenti. Trascinatore ardente, coraggioso fino all’inverosimile, altruista fino al sacrificio, assurse ben presto a fama di Eroe. Durante una violenta azione contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi, seppe infondere con l’esempio ai compagni l’ardore lo slancio per sostenere l’impari lotta. Riconosciuta vana ogni ulteriore resistenza, non esitò a sacrificarsi per proteggere lo sganciamento del proprio reparto e, infervorato da epico coraggio, si slanciò da solo contro il nemico, sparandogli contro intense raffiche con l’arma imbracciava. Ferito, continuò imperterrito a far fuoco, finché esaurite le munizioni ed incurante del sangue che abbondante perdeva, raccolse le ultime energie, e trovò la forza di portarsi ancora più innanzi, sempre più innanzi fin sotto al nemico contro cui lanciò le ultime bombe a mano. Colpito ancora al petto, cadeva gridando Viva l’Italia!. – Tegoia, 24 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 479.