RICAPITO Angelo

nasce il 6 ottobre 1923 a Giovinazzo (Bari) (https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Ricapito). Aviere di governo, partigiano combattente.

Studente a Zara nell’Istituto tecnico commerciale, venne arruolato con la sua classe di leva nell’Aeronautica nell’aprile 1943 ed inviato al Centro Istruzione di S. Pietro di Gorizia. Passò poi al battaglione presidiario di Padova nel giugno successivo e nell’agosto all’aeroporto di Zemonico in territorio jugoslavo occupato. Dopo l’armistizio riusciva a raggiungere la famiglia a Zara, quindi si rifugiava sull’Appennino Toscano dove si aggregava alle formazioni partigiane della resistenza. Divenne il vicecomandante, col grado equiparato a capitano, della 23^ Brigata Pio Boni della Divisione partigiani Arezzo.

Eletto vice comandante di Brigata partigiana in riconoscimento del valore dimostrato nei momenti più critici della lotta, sfidò per oltre dieci mesi la morte tesa in agguato. Dopo un violento combattimento protrattosi per alcuni giorni contro soverchianti forze nemiche, rimasto isolato con pochi uomini a sostenerne l’attacco, riusciva a sganciare i superstiti e ad attraversare con essi la linea del fronte portando prigionieri e bottino. Volontario per rischiosa missione presso la sua Brigata nuovamente impegnata dal nemico, assolveva il compito fra gravi pericoli e, accerchiato col suo comando, dopo eroica lotta, cadeva nelle mani dei suoi aguzzini. Sottoposto a barbare torture non faceva alcuna rivelazione ed il suo corpo piagato e straziato veniva sepolto ancor vivo, elevando col suo martirio la morte ad inno di gloria. – Arezzo, Alpe di Catenaia, Monte Favalto, San Polo, 1° ottobre 1943 – 14 luglio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 497.