TORTINI Armando

nasce nel 1921 a Lodivecchio (Milano). Caporale, 121° reggimento artiglieria, Divisione Ravenna.

Fabbro di mestiere, fu chiamato alle armi nel gennaio 1941. Destinato prima al 21° reggimento artiglieria motorizzato, venne trasferito dal l° maggio al 121° artiglieria motorizzato della Divisione Ravenna. Promosso caporale in settembre, l’anno dopo, il 6 giugno 1942, partiva col reparto per la Russia.

Artigliere capo arma di una mitragliatrice a difesa di un osservatorio in caposaldo avanzato, chiamato ad integrare con la sua arma la linea dei fanti duramente impegnata da soverchianti forze d’assalto, con calma e precisione di tiro concorreva a rallentare l’aggressività nemica. Nel culmine del combattimento, tra l’ammirazione, l’entusiasmo e la sorpresa dei fanti, usciva dalla trincea e votandosi spavaldamente alla morte sicura, piazzava l’arma allo scoperto onde rendere più micidiale il fuoco sull’incalzante ondata avversaria. Inceppatasi l’arma e ferito alle mani, dominando il morso del freddo e il dolore della carne lesa, con l’imperturbabile tenacia del suo. spirito formidabile, riusciva a ripristinarne il funzionamento tornando sanguinante ad aprire il fuoco fino a che, colpito al capo da una scheggia di mortaio, moriva chiamando i camerati a dargli il cambio sull’ arma amata più della vita. Grande esempio di fede, di audacia, di sacrificio. Orgoglio sublime ed indimenticabile dell’Artiglieria italiana. Ansa di Werch Mamon (Fronte russo) Quota 218, 11 dicembre 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 129.