GOIRAN Ildebrando

GOIRAN ILDEBRANDO136di Giovanni e di Irma Lazzarini, nacque a Torino il 14 giugno 1882 e morì a Roma il 16 novembre 1945.
Di famiglia originaria di Nizza, entrò all’Accademia Navale di Livorno nell’agosto 1898 e, nel marzo 1902, venne nominato guardiamarina. Sottotenente di vascello nel 1905 e tenente di vascello nel 1910, partecipò con valore alla guerra italo-turca. Dichiarata la guerra all’Austria il 24 maggio 1915, imbarcato sul C.T. Impetuoso, come ufficiale in seconda, compì numerose azioni. Passato poi sulle siluranti, nella notte dal 1° al 2 novembre 1916 forzò il Canale di Fasana, nell’alto Adriatico, portando per la prima volta con mezzi e sistemi nuovi l’offesa in una base navale nemica. L’ardita operazione lungamente studiata e preparata, fu condotta dal comandante Goiran col M.A.S. 20. Scortato dal C.T. Zeffiro e dalla torpediniera 9 P.N., il M.A.S. 20 lasciò Venezia la sera del 1° novembre e alle ore 3,10 del giorno 2, dopo avere attraversate le ostruzioni e gli sbarramenti del Canale di Fasana, riuscì a lanciare due siluri contro una nave da guerra del tipo Maria Teresa. I siluri, per quanto avessero colpito in pieno il bersaglio, non esplosero; ma gli effetti morali raggiunti furono considerevoli. Al valoroso ufficiale, promosso capitano di corvetta per merito di guerra, fu conferita, con moto proprio sovrano del 29 dicembre 1924, la medaglia. d’oro al v. m. Dice la motivazione:

Destinato al comando di una silurante per compiere un’arditissima azione nell’interno di una base navale Canale di Fasana, conscio delle difficoltà e del pericolo dell’impresa, accolse con animo forte e con grande entusiasmo l’ordine ricevuto, e seppe infondere tale entusiasmo nei componenti l’equipaggio. Eseguì con ardimento e perizia e con grande serenità la missione affidatagli rimanendo per oltre due ore nell’interno del porto nemico alla ricerca dell’obiettivo e, dopo superate brillantemente tutte le difficoltà, senza provocare nessuno allarme, eseguì il lancio dei siluri. Riuscì quindi a rintracciare nuovamente il passaggio libero dell’ostruzione ed a portare in salvo la sua unità e tutto il personale raggiungendo le altre siluranti al largo. Alto Adriatico, 1 – 2 novembre 1916.

Destinato alla difesa antiaerea di Venezia dal febbraio 1917, dopo la guerra, promosso capitano di fregata, ebbe comandi a terra; quindi dal maggio 1923 al dicembre 1924 fu comandante della squadriglia M.A.S. Promosso capitano di vascello nel 1926, ebbe il comando di navi, poi quello della piazza marittima de La Maddalena con la promozione a contrammiraglio dall’aprile 1933. Ammiraglio di divisione, nel 1935, assunse il comando della IV divisione incrociatori mobilitata per la guerra in A. O. nel l936. Ammiraglio di squadra nell’aprile 1937, assunse il comando del Dipartimento Marittimo dell’Alto Tirreno e fu poi nominato, nel marzo 1940, presidente del Consiglio Superiore di Marina.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 300.