LONGON Manlio

nasce a Padova il 1° gennaio 1911 (Wikipedia). Partigiano combattente.

Orfano del padre, dirigente della Società Tranvie Venete, quando era ancora giovinetto. Frequentò le scuole tecniche e conseguì il diploma di geometra. Studente universitario dell’Istituto Superiore Cà Foscari di Venezia si laureò in scienze economiche e commerciali. Nel maggio 1936 fu ammesso all’esperimento pratico per la nomina a sottotenente di complemento di fanteria e nominato tenente nel gennaio 1937 fu richiamato in servizio nel settembre dello stesso anno presso il 58° reggimento fanteria. Nel 1940 fu esonerato dal richiamo in servizio perché dirigente di una fabbrica mobilitata per esigenze belliche. Dopo la dichiarazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943 si prodigò nell’organizzazione di gruppi per la lotta di liberazione inquadrati poi nella formazione partigiana Divisione C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale)  Zona Bolzano, operante in quel territorio, e assumendo la qualifica gerarchica di maggiore.

Dirigente d’industria dalle superiori doti di mente, di cuore e di carattere, subito dopo l’armistizio, in situazione ambientale particolarmente difficile, organizzò e, per oltre quindici mesi, condusse la Resistenza del bolzanese fra quanti, senza distinzione di gruppo etnico, anelavano nell’ambito della Patria comune, libera e indipendente, a illuminate istituzioni di vita pubblica, per una democratica convivenza civile delle genti di confine. Capo del C.L.N. locale, con gravissimo rischio personale ne costituì le forze partigiane e concorse ad alimentare di uomini e mezzi le formazioni combattenti delle zone limitrofe; oltre il dovere e per virtù di esempio, partecipò coraggiosamente alla guerriglia; soccorse internati, favorì evasioni dai campi nazisti. Arrestato su vile delazione, con fede di apostolo antepose allo struggente richiamo degli affetti familiari l’appello del patrio ideale; irriducibile a intimidazioni e allettamenti, inflessibile alle torture, dopo quindici giorni di martirio soggiacque, in morte oscura e gloriosa, alla brutalità del nemico, vinto nella fragilità della carne, vittorioso nella radiosa nobiltà dello spirito. Bolzano, 9 settembre 1943 – 1° gennaio 1945. (D.P. 19 luglio 1971).


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume terzo individuali (1941-1981), [Tipografia Regionale], Roma, 1982, p.54. (D.P. 19 luglio 1971).