PICCININI Gastone
nasce il 22 aprile 1915 a Trieste (https://it.wikipedia.org/wiki/Gastone_Piccinini). Secondo capo radiotelegrafista idrofonista, partigiano combattente.
Si arruolò volontario nella Marina Militare in qualità di allievo radiotelegrafista nel luglio 1934 e fu inviato, prima, al Deposito C.R.E.M. (Corpi Reali Equipaggi Marittimi) di Pola. Ultimato il corso a La Spezia venne nominato comune di 1^ classe nell’ottobre 1935 e prese imbarco sulla nave Aurora dove venne promosso sergente R.T. (Ricognizione Terrestre) nell’ottobre Dal dicembre 1940 prestò servizio ininterrottamente su sommergibili conseguendo nell’ottobre 1942 la promozione a 2° capo R.T.I. (Radio Telegrafista Idrofonista). La dichiarazione dell’armistizio lo trovò imbarcato sul smg. (sommergibile) Onice di base a Napoli. Qui fu assegnato dal Ministero al Servizio informazioni per organizzare i servizi radio nell’Italia del Nord occupata dai tedeschi. Venne aggregato alla 5^ A. americana – Rep. O.S.S. (Organizzazione Servizio Sicurezza) con compiti di collegamento e di informazioni con il Comando Generale del C.V.L. (Corpo Volontari Libertà). Attraversate le linee nemiche il 3 dicembre 1943 veniva catturato in un casolare da una pattuglia tedesca. Dopo vari interrogatori veniva sottoposto ad una simulata fucilazione, ma l’8 dicembre riusciva a fuggire e raggiungeva il convento dei Frati Cappuccini di Segni dove rimaneva sino allo sbarco americano ad Anzio. Trasferitosi a Milano entrava a far parte della Brigata partigiana P. Poet come capo missione radio con il grado di tenente R.T. (Ricognizione Terrestre) dal gennaio 1944. Rimasto gravemente ferito nell’episodio di via Pier Capponi a Milano il 20 maggio 1944, nel quale decedette il compagno Tavernari, decorato di M.O. (Medaglia Oro) alla memoria, fu collocato in congedo dalla Marina Militare nel febbraio 1946. Ha conseguito il diploma di ragioniere ed è iscritto alla facoltà di economia e commercio presso la Università di Bologna. Nominato sottotenente di complemento dei servizi tecnici del C.E.M.M. (Corpo Equipaggi Militari Malrittimi) nel 1962 ed iscritto nel R.O. (Ruolo d’Onore). E’ morto a Bologna 1994 (https://it.wikipedia.org/wiki/Gastone_Piccinini).
Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Mediterraneo Centrale Orientale, giugno 1940 – maggio 1943).
All’inizio del movimento di liberazione varcava audacemente le linee nemiche portando con se un apparecchio radiotrasmittente, per prendere parte attiva alla lotta in territorio occupato dai nazifascisti. Catturato dall’avversario, riusciva ad evadere portando in salvo l’apparecchio radio, riprendeva il suo posto di radiotelegrafista addetto al servizio degli aviolanci e volontariamente partecipava anche a tutti i fatti d’arme della sua brigata partigiana, distinguendosi per ardimento e sprezzo del pericolo. Mentre in una casa di Milano trasmetteva messaggi veniva accerchiato. Per sfuggire alla cattura da parte del nemico, dopo aver distrutto l’apparecchio radio ed i cifrari ed essersi difeso fino all’ultima cartuccia, per non cadere vivo nelle mani dell’avversario, si lanciava nel vuoto dal quinto piano abbracciato al suo unico compagno gridando: Viva l’Italia. Con le membra orribilmente sfracellate e la spina dorsale fratturata ma ancora vivo, veniva raccolto dai tedeschi nella vana speranza di sapere i nomi dei suoi compagni di lotta. Il fiero silenzio da lui conservato nonostante le atroci sofferenze ed i crudeli martirii, frustrava i vani tentativi del nemico e dopo un anno di dolorosa degenza, infranta l’oppressione nazifascista, veniva liberato dai compagni ancora ammirati del ricordo delle sue gesta e portato a braccia con le membra inesorabilmente per sempre spezzate e la spina dorsale lesionata nella smagliante luce del sole dell’Italia redenta. – Castelnuovo di Benevento, 3 dicembre 1943 . Colleferro, 4 dicembre 1943 –Milano, 20 maggio 1944.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 448.