SUSANI Giorgio

nasce nel 1924 a Padova. Allievo Accademia Militare Modena, partigiano combattente.

Figlio di ufficiale dell’Esercito, mutilato e decorato al valore militare della prima guerra mondiale, conseguita la maturità classica nel Liceo  Torquato Tasso di Roma nel 1942, venne ammesso all’Accademia Militare di Modena. Ultimato il primo anno dell’86° corso e, sopravvenuta la dichiarazione dell’armistizio, raggiunse l’Appennino Parmense. Nel gennaio 1944, entrò a far parte della formazione partigiana Coturri operante nell’Alta Valle del Trebbia. Ferito ad un braccio in combattimento, appena convalescente passava nella Brigata Nino Siligato della Divisione Centocroci con la quale affrontò i disagi dell’inverno 1944-45 e le sofferenze di un congelamento agli arti inferiori. Nominato vicecomandante di Brigata alla vigilia della liberazione, quantunque febbricitante, non volle mancare all’ultima battaglia che si combatteva ad Ostia Borgotaro.

Allievo dell’Accademia di fanteria e cavalleria, sfuggito alla cattura da parte dei tedeschi, seguendo l’impulso del giovanile animo ardente di amor patrio, abbandonava la famiglia per arruolarsi volontario in una Brigata partigiana di cui divenne vicecomandante. Ferito in uno scontro con truppe nemiche, restava al suo posto di combattimento, condividendo con i suoi uomini i rischi e la gloria della battaglia. Gravemente congelato nella cruda stagione invernale in alta montagna, rifiutava di portarsi in zona già liberata e, benché claudicante, persisteva nella lotta, magnifico esempio di ogni ardimento. All’attacco di una posizione saldamente presidiata dai nazi-fascisti, guidava arditamente un gruppo di valorosi contro un caposaldo di particolare importanza e, dopo essersi aperto per primo il passo a colpi di bombe a mano, cadeva col petto squarciato dalla mitraglia, immolando la giovane esistenza alla Patria immortale. Appennino Parmense, 8 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 654.