LUNELLI Italo
di Augusto e di Angela Leveghi, nacque a Trento il 6 dicembre 1891 e morì a Roma il 25 settembre 1960.
Giovane alpinista, irredento, nell’ottobre 1914 passò clandestinamente il confine e raggiunta Roma, dove era già iscritto nella facoltà di lettere di quell’Ateneo, si dedicò ad una attivissima propaganda per l’intervento dell’Italia in guerra. Arruolatosi volontario nel 7° reggimento alpini col nome di Raffaele Da Basso, e raggiunto il fronte nel settore di Tolmino nel maggio 1915, combatté a Dolje e sul Vodil. Inviato in ottobre a frequentare un corso per allievi ufficiali, venne nominato aspirante il 1° gennaio 1916. Poco dopo fu incaricato dal comandante del settore Padola – Visdende, in Cadore, di tentare l’occupazione del Passo della Sentinella, un’importante insellatura profondamente incisa tra le guglie dolomitiche di Croda Rossa e di Cima Undici e via di comunicazione tra la Val Padola e la Valle di Sexten, sul quale il nemico aveva posto un osservatorio. L’altitudine del Passo di m. 2717, le opere di difesa costruitevi dagli austriaci e l’asprezza delle cime che lo circondano, rendevano oltremodo ardua l’impresa. L’aspirante Lunelli, occupata preventivamente Cima Undici dopo due mesi di sforzi tenaci e durissimi, alla testa di un plotone speciale di rocciatori da lui particolarmente addestrati ed equipaggiati, nella notte sul 16 aprile calò di sorpresa sul Pianoro del Dito sovrastante il Passo obbligando il presidio alla resa. Al valoroso ufficiale fu concessa la medaglia d’oro al v. m. con r. d. del28 aprile 1925. Dice la motivazione:
Esempio del più fulgido e cosciente ardimento, instancabile e sprezzante d’ogni pericolo, audace fino alla temerità, ponendo in non cale le gravissime conseguenze cui si esponeva come volontario trentino, prodigava l’opera sua indefessa al raggiungimento dell’ideale che lo aveva spinto ad arruolarsi nell’esercito italiano, la liberazione cioè della terra natia dal giogo straniero. Nelle epiche giornate per la conquista del Passo della Sentinella, riusciva ad occupare, scalando pareti di roccia e di ghiaccio, un impervio gruppo montano, compiendo un’impresa alpinisticamente memorabile e militarmente indispensabile per la conquista dell’importante località. Nel giorno dell’attacco, col suo plotone scalava per primo e riusciva ad occupare di sorpresa una posizione dominante il Passo e le linee di rifornimento del nemico, volgendone in fuga i rincalzi e concorrendo efficacemente alla definitiva conquista. Passo della Sentinella, 16 aprile 1916.
Promosso sotto tenente nel giugno 1916 e tenente dal marzo 1917, ebbe il comando della 148^ compagnia del battaglione Monte Pavione. Nel dicembre Monte Fontanel, sul Grappa, fu decorato di medaglia d’argento al v. m. Conclusa la guerra, si laureò in lettere nel 1919; partecipò all’impresa di Fiume, e fu Deputato al Parlamento. Nella seconda guerra mondiale, richiamato col grado di tenente colonnello nel 6° alpini, combatté sul fronte occidentale e in Grecia.
G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 150.