25 maggio 1944

Ricongiungimento di truppe USA lungo il Tirreno
Salmaggi e Pallavisini, giovedì 25 maggio 1944
Fronte italiano. Il II corpo USA, che sale verso nord lungo la costa tirrenica, si ricongiunge al VI corpo USA che ha intanto sfondato il cerchio tedesco che chiudeva le forze alleate nella testa di sbarco di Anzio (il VI corpo si schiera nel settore costiero prendendo il posto del II, che rimane sul fianco sinistro dei francesi).
Il gen. Clark decide di puntare su Roma
Salmaggi e Pallavisini, giovedì 25 maggio 1944
La 3ª divisione conquista Cisterna e Cori, mentre la 1ª divisione corazzata americana progredisce in direzione di Velletri. Con un fronte così ampio e consolidato al gen. Clark, comandante la 5ª armata USA, si presentano due possibilità: puntare direttamente su Roma e conquistare la città ricavandone gloria e prestigio, e un’eco propagandistica di importanza straordinaria, oppure puntare il più velocemente possibile verso est con tutte le sue forze per intrappolare (cosa fattibile) la 10ª armata tedesca di Vietinghoff. Militarmente e strategicamente la seconda possibilità significherebbe probabilmente la fine della guerra in Italia; ma Roma attira Clark in maniera irresistibile.

Conquista di Piedimonte San Germano
Salmaggi e Pallavisini, giovedì 25 maggio 1944
Nel settore dell’8ª armata, l’avanzata alleata prosegue velocemente grazie anche alla rapidità con cui i tedeschi si ritirano: mentre la 78ª divisione britannica supera Aquino, unità del X corpo inglese conquistano Monte Cairo e le divisioni del II corpo polacco del gen. Anders entrano a Piedimonte San Germano.
I britannici arrivano al fiume Melfa
Salmaggi e Pallavisini, giovedì 25 maggio 1944
Anche il XIII corpo britannico raggiunge il fiume Melfa.